Amministrative, ballottaggi per le grandi città, M5s avanza

Sarà il turno di ballottaggio, tra meno di due settimane, a decidere da chi saranno governate Roma, Milano, Napoli, Torino e altre grandi città al voto ieri, ma intanto la mappa elettorale indica l'avanzata del M5s...

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Amministrative, ballottaggi per le grandi città, M5s avanza

ROMA (Reuters) - Sarà il turno di ballottaggio, tra meno di due settimane, a decidere da chi saranno governate Roma, Milano, Napoli, Torino e altre grandi città al voto ieri, ma intanto la mappa elettorale indica l'avanzata del M5s, qualche difficoltà per il partito di governo, il Pd, e la divisione nel centrodestra.

Complessivamente ieri sono andati al voto oltre 1.300 Comuni. L'affluenza è stata del 62,14%, un dato inferiore di oltre il 5% alle precedenti elezioni.

Il Pd, per bocca dei vice segretari Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini, ha espresso soddisfazione per i risultati del primo turno, in particolare a Roma, e punta sui ballottaggi.

Ma il secondo turno sarà un test importante soprattutto per i grillini, almeno nelle grandi città, per capire quanto siano in grado di intercettare i voti sia del centrosinistra che, soprattutto, del centrodestra per far vincere i propri candidati. E a Milano gli elettori M5s possono essere a loro volta decisivi per far vincere il centrosinistra o il centrodestra.

Nella Capitale, dove le elezioni erano anticipate dopo il fallimento della giunta di centrosinistra e diversi mesi di commissariamento, con 2.050 sezioni scrutinate su 2.600 è nettamente in testa la candidata del M5s Virginia Raggi, che ha il 35,5%, contro il 24,7% dell'aspirante sindaco Pd Roberto Giachetti.

I due candidati del centrodestra, Giorgia Meloni (Fratelli d'Italia e Lega Nord) e Alfio Marchini (indipendente ma sostenuto da Forza Italia), raccolgono rispettivamente il 20,7% e il 10,8%. La divisione sembra essere costata al centrodestra la possibilità di arrivare al ballottaggio, e ora tra gli ex alleati fioccano le accuse. I voti dei due candidati potrebbero ora aggiungersi a quelli di Raggi per battere definitivamente Giachetti, che può sperare al momento nel 4,45% dell'ex Pd Stefano Fassina, candidato di una coalizione di sinistra.

A Milano (1.178 sezioni su 1.248) il primo turno è finito con il sostanziale pareggio tra Giuseppe Sala, candidato del centrosinistra (41,66%) fortemente voluto dal premier Matteo Renzi, e Stefano Parisi, sostenuto dal centrodestra unito (40,85%). Il candidato del M5s Gianluca Corrado ha raccolto oltre il 10%, mentre la sinistra e i radicali, ex alleati del Pd nella scorsa legislatura, hanno preso complessivamente quasi il 6%.

A Torino (826 sezioni su 919) il sindaco uscente del Pd Piero Fassino non ce la fa a vincere al primo turno e si ferma al 41,8%, contro il 30,9% della candidata M5s Chiara Appendino, mentre i due candidati del centrodestra raccolgono rispettivamente l'8,4% e il 5,35%. Una coalizione di sinistra prende il 3,7%.

A Bologna (428 sezioni su 445) il primo cittadino uscente del Pd, Virginio Merola, raccoglie quasi il 37%, contro il 22,2% di Lucia Bergonzoni, candidata del centrodestra unito. Il candidato del M5s si ferma al 16,7%.

A Napoli (604 sezioni su 886) il Pd non arriva neanche al ballottaggio: il sindaco uscente Luigi De Magistris, della sinistra radicale, prende il 42,26%, il candidato del centrodestra Gianni Lettieri quasi il 24%. La democratica Valeria Valente è al 21,56%, il M5s Matteo Brambilla al 9,8%.

Sembra destinato a vincere al primo turno il sindaco uscente di centrosinistra a Cagliari, Massimo Zedda (91 sezioni su 174). Il centrosinistra vince al primo turno a Rimini. Tutti gli 18 altri capoluoghi di provincia dovrebbero andare al ballottaggio.



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