Accordo con Iran riapre a imprese italiane la via persiane

Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha già annunciato l'organizzazione di una missione italiana alla guida delle numerose aziende (secondo prime stime potrebbero essere circa 500) interessate a riaprire relazioni, sfruttando le storiche c

380929
Accordo con Iran riapre a imprese italiane la via persiane

ROMA (Reuters) - Non solo Eni e Saipem, ma la fila delle aziende italiane che aspettano di riaprire filiali in Iran è lunga. Per ora è solo un'aspettativa: gli accordi siglati ieri a Vienna sul nucleare vanno implementati nelle prossime settimane, ma il loro corollario non certo secondario della fine delle sanzioni sta facendo scalpitare già molte aziende italiane.

La Sace ha già ieri calcolato che l'export italiano nei prossimi 4 anni, grazie al riaprirsi della frontiera iraniana, potrebbe incrementarsi di 3 miliardi. L'Italia spera di riprendersi quel posto di partner commerciale privilegiato che al momento delle sanzioni nel 2006 ricopriva. Ma la concorrenza sarà ora scatenata: non solo quella americana, che sfrutterà il ruolo di leader nelle trattative, ma anche quella di Russia e Cina, Paesi che in questi anni di sanzioni hanno goduto del ruolo di partner privilegiati.

Il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha già annunciato l'organizzazione di una missione italiana alla guida delle numerose aziende (secondo prime stime potrebbero essere circa 500) interessate a riaprire relazioni, sfruttando le storiche capacità di dialogo con la Persia.

Del resto già la Roma di Augusto nel 20 avanti Cristo riportò le proprie insegne (sottratte a Crasso nel 53) a casa senza combattere un giorno, ma dopo una lunga trattativa. Ora la Guidi spera di riportare a casa contratti per dare ossigeno alla nostra asfittica economia e da esibire nel foro romano.


etichetta:

NOTIZIE CORRELATE