Expo, Acerbo indagato per corruzione

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Expo, Acerbo indagato per corruzione

MILANO (Reuters) - La procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati Antonio Acerbo, commissario delegato di Expo, con l'ipotesi di reato di corruzione e turbativa d'asta, nell'ambito dell'inchiesta milanese su una presunta corruzione negli appalti dell'Esposizione e in particolare per il progetto delle 'Vie d'acqua'.

Lo ha reso noto in un comunicato il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, precisando che la Guardia di finanza ha effettuato perquisizioni a carico di Acerbo.

Il manager è indagato, spiegano fonti giudiziarie, in veste di responsabile unico del progetto 'Vie d'acqua' - che prevede un percorso di vie e canali che attraversa Milano, le zone limitrofe e anche il sito dell'eposizione universale - e di componente della commissione aggiudicatrice.

Il suo avvocato, Federico Cecconi, ha detto che Acerbo vuole presentarsi il più rapidamente possibile davanti ai pm "per chiarire la sua estraneità ai fatti contestatigli, in modo che non venga recato nessun pregiudizio al compimento della preziosa attività che sta svolgendo per Expo".

La nota del procuratore capo spiega che "oggi la Guardia di Finanza di Milano ha effettuato perquisizioni nei luoghi in disponibilità dell'indagato Antonio Acerbo, commissario delegato al progetto 'Vie d'acqua'", aggiungendo che contestualmente è stata notificata ad Acerbo un'informazione di garanzia per i reati di corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, che sarebbero stati commessi fino al 10 luglio 2013.

Nella nota inoltre si afferma che è stata "ordinata l'esibizione di atti e documenti relativi alla procedura cosiddetta 'Progetto via delle acque' presso Expo Spa e Metropolitana milanese Spa".

Secondo quanto riferito da fonti giudiziarie, alla base del coinvolgimento di Acerbo ci sono le dichiarazioni dell'imprenditore Enrico Maltauro, arrestato nei mesi scorsi nell'indagine milanese, che avrebbe fatto avere ad Acerbo utilità economiche e favori per pilotare la gara a suo favore.

Ma il legale di Acerbo ha sottolineato che nell'avviso di garanzia non c'è alcun riferimento "a somme di denaro o ad altre utilità che sarebbero state date da Maltauro ad Acerbo".


PISAPIA: "ACERBO FACCIA UN PASSO INDIETRO"

Gli altri indagati nell'inchiesta, secondo le fonti, sono riconducibili alla cordata che ha vinto l'appalto per il progetto delle 'Vie d'acqua'.

Dure le reazioni del mondo politico di fronte a un nuovo episodio di corruzione legato a Expo, con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ha chiesto ad Acerbo "un passo indietro".

Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha detto che il governo ha attivato tutti gli strumenti perché le opere necessarie per Expo vengano realizzate nei tempi prestabiliti.

"Il presidente [dell'Authority Anticorruzione, Raffaele]Cantone è operativo a pieno titolo e ha tutti gli strumenti e tutti i poteri, insieme con il commissario [di Expo, Giuseppe]Sala, per mantenere il corso dei lavori. Le indagini facciano il loro corso ma contemporaneamente abbiamo messo in essere tutti gli strumenti perchè gli obiettivi che a noi interessano, cioè quello di realizzare le opere e di farlo nei tempi certi possano accadere", ha detto Lupi a margine del meeting informale dei ministri dei Trasporti europei a Milano.

 


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