Agenda di Energia

Grandi progetti di energia della Türkiye.

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Agenda di Energia

La Türkiye negli ultimi anni sta siglando grandi progetti nell'ambito dell'energia, passando dal nucleare alle fonti rinnovabili, dal gas naturale al petrolio. La prima scoperta in Türkiye risale al 1940, con il pozzo Raman-1 a Batman.

Recentemente, sono state effettuate molte nuove scoperte, soprattutto nella regione del sud-est dell'Anatolia, con Gabar in testa. Attualmente, ci sono circa 6.000 pozzi petroliferi in Türkiye, di cui circa 2.500 producono petrolio.

Secondo le stime attuali, la Türkiye ha riserve di petrolio di circa 1,3 miliardi di tonnellate. Secondo i dati dell'Agenzia Generale per le Miniere e il Petrolio, la produzione giornaliera di petrolio è passata da circa 59.000 barili nel 1999 a 64.000 barili nel 2020, 69.000 barili nel 2021 e ha raggiunto 80.000 barili entro la fine del 2022.

Ankara è piuttosto ottimista riguardo alle riserve nella montagna di Gabar. Si stima che il valore del petrolio, presumibilmente con una riserva di petrolio di 200 milioni di barili nella montagna di Gabar, sia vicino a 13 miliardi di dollari.

Con questa scoperta, la quantità di riserve petrolifere producibili della Türkiye è aumentata da 450 milioni di barili a 600 milioni di barili. La TPAO (Türkiye Petrolleri Anonim Ortaklığı) stima che la nuova scoperta nella zona di Şehit Aybüke Yalçın abbia una quantità totale di riserve di petrolio in loco di circa 1 miliardo di barili, con riserve producibili stimati a circa 600 milioni di barili.

La Türkiye ha aggiornato gli obiettivi di produzione di petrolio con l'introduzione di nuovi campi petroliferi. Di conseguenza, l'obiettivo giornaliero è stato aumentato da 100.000 a 200.000 barili. Le attività di ricerca continuano senza interruzioni e vengono estese.

A breve saranno avviate attività di ricerca del petrolio in altri 18 campi in 14 province. Tra le province coinvolte ci sono Gaziantep, Antalya, Çanakkale, Şanlıurfa, Zonguldak, Diyarbakır, Hakkari, Bartın, Karabük, Kastamonu, Elazığ, Edirne, Kahramanmaraş e Kilis.

Si sottolinea che le scoperte petrolifere della Türkiye contribuiranno a ridurre la dipendenza energetica dall'estero e a diminuire la fattura delle importazioni energetiche. Questa situazione è particolarmente importante per il raggiungimento dell'obiettivo di essere un paese indipendente nel settore dell'energia.

La Türkiye sta continuando le attività di ricerca petrolifera non solo sulla terraferma ma anche in mare. A tal riguardo, negli ultimi anni sono entrati in servizio 4 imbarcazioni di perforazione e 2 navi per ricerche sismiche. Le navi di perforazione Fatih, Yavuz e Kanuni stanno conducendo sondaggi nel Mar Nero, mentre la nave Abdülhamid Han si occupa principalmente di attività in gran parte nella regione del Mar Mediterraneo, seguendo le ricerche sismiche. Quest'anno, si prevede di intensificare le attività di ricerca e perforazione di idrocarburi, compresi i territori terrestri e marittimi della Repubblica turca di Cipro del Nord (KKTC).

Si prevede la realizzazione di perforazioni in un totale di 250 pozzi, sia in terra che in mare. Attualmente, la principale voce di spesa della Türkiye è l'"energia...". L'anno scorso sono state importate 2.965.664 tonnellate di petrolio grezzo, influenzando direttamente gli equilibri di bilancio e il disavanzo commerciale. Con l'aumento della produzione di petrolio, ci si aspetta che la Türkiye possa coprire il 20% del suo fabbisogno di petrolio da fonti nazionali inizialmente. Si prevede che ciò contribuirà in modo significativo a ridurre il disavanzo commerciale.



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