CSN: “La Turkiye continuerà ad intraprendere ogni tipo di iniziativa per la Gaza”

In questa sede è stato affermato che Israele dovrà prima o poi affrontare le conseguenze dei crimini disumani commessi a Gaza, che sono passati alla storia come una macchia nera...

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CSN: “La Turkiye continuerà ad intraprendere ogni tipo di iniziativa per la Gaza”

Il Consiglio di Sicurezza Nazionale (CSN) ha dichiarato che Israele dovrà prima o poi affrontare le conseguenze dei crimini disumani commessi a Gaza, che sono passati alla storia come una macchia nera.

Al termine della riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale, tenutasi presso il Complesso presidenziale, sotto la presidenza del presidente Recep Tayyip Erdogan, è stata rilasciata una dichiarazione.

Nella dichiarazione resa pubblica dalla Direzione delle comunicazioni della presidenza, si legge che il Consiglio è stato informato delle operazioni condotte con determinazione, fermezza e successo in patria e all'estero contro ogni tipo di minaccia e pericolo per l'unità e la solidarietà nazionale e la sopravvivenza, in particolare le organizzazioni terroristiche PKK/KCK-PYD/YPG, FETO e DAESH.

La dichiarazione riferendosi anche agli attacchi di Israele nella Striscia di Gaza, che dal 7 ottobre hanno causato la morte di circa 16 mila palestinesi, afferma:

"In questa sede è stato affermato che Israele dovrà prima o poi affrontare le conseguenze dei crimini disumani commessi a Gaza, che sono passati alla storia come una macchia nera; è stato sottolineato che è responsabilità collettiva della comunità internazionale fermare senza ulteriori rinvii gli attacchi che mirano alla distruzione totale di civili innocenti e all'occupazione del territorio di Gaza e che la Turkiye continuerà ad intraprendere ogni tipo di iniziativa in tal senso. All'amministrazione israeliana e agli attori che sostengono il massacro è stato ricordato che se questi atti efferati non verranno fermati immediatamente, potrebbero innescare una spirale di violenza i cui effetti dureranno per generazioni e potrebbero diffondersi al di fuori della regione, e che una pace duratura può essere possibile solo attraverso l'istituzione di uno Stato palestinese indipendente, sovrano e geograficamente integrato con Gerusalemme Est come capitale sulla base dei confini del 1967".

Secondo la dichiarazione, durante la riunione sono stati discussi temi come la cooperazione con l'Iraq, gli ultimi sviluppi a Kirkuk e la situazione dei connazionali turkmeni, la conclusione dei negoziati Azerbaigian-Armenia con un accordo di pace permanente, gli effetti della guerra Russia-Ucraina sulla politica regionale e mondiale.



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