Kalin tiene una conferenza stampa alla fine dell'incontro con le delegazioni svedese e finlandese
Le preoccupazioni per la sicurezza della Turchia sono particolarmente legate alla presenza delle organizzazioni terroristiche come PKK, PYD/YPG, DHKP-C e FETO, in particolare nei paesi europei...
Il portavoce della Presidenza Ibrahim Kalin per quanto riguarda i colloqui con la Svezia e la Finlandia sulla loro domanda di adesione alla NATO, ha dichiarato:
"Abbiamo chiarito che questo processo non andrà avanti senza passi concreti e un calendario specifico elaborato per affrontare i problemi di sicurezza della Turchia".
Ibrahim Kalin ha tenuto una conferenza stampa al complesso presidenziale alla fine dell'incontro con le delegazioni svedese e finlandese.
Kalin rendendo noto che la risoluta lotta della NATO contro tutte le forme di terrorismo è uno dei principi più fondamentali del concetto NATO, ha aggiunto:
"Le preoccupazioni per la sicurezza della Turchia sono particolarmente legate alla presenza delle organizzazioni terroristiche come PKK, PYD/YPG, DHKP-C e FETO, in particolare nei paesi europei, in alcuni paesi membri della NATO e in Finlandia e Svezia, che sono attualmente all'ordine del giorno. Abbiamo chiaramente e esplicitamente espresso ai nostri interlocutori che non c'è differenza tra PKK/PYD e YPG, e che le distinzioni fatte tra loro non hanno significato ed equivalenza per noi./…/.
Inoltre abbiamo sollevato la questione delle richieste di estradizione per i terroristi fatte ai due Paesi negli ultimi 10 anni. Finora abbiamo presentato 28 richieste di estradizione alla Svezia e 12 alla Finlandia. Tuttavia, fino ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta positiva. Quando abbiamo esaminato i motivi di questo e quando abbiamo presentato a loro documenti e rapporti, qui abbiamo riscontrato che non c'era alcun motivo giudiziario o legale per convincerci.
Abbiamo condiviso in dettaglio queste preoccupazioni con i nostri interlocutori. Allo stesso modo, abbiamo espresso la nostra aspettativa che tutti i tipi di sanzioni aperte o chiuse, ristrette o ad ampio raggio nei confronti del settore della difesa contro la Turchia vengono revocate immediatamente.
Abbiamo espresso molto chiaramente il nostro messaggio che il processo non può andare avanti senza che le preoccupazioni della Turchia sulla sicurezza non vengano affrontate con misure concrete entro un certo calendario.”
