Turchia, 29 nuovi casi del virus ,il numero totale in Turchia 47
I nuovi casi provengono dall'estero; gli Stati Uniti, il Medio Oriente, l'Europa e tre pellegrini gia’ ritornati da visita di Umrah a Mecca in Arabia Saudita.
Turchia ha annunciato nuovi casi del coronavirus continuando gli sforzi per frenare la sua diffusione nel paese. Il ministro della Sanità Fahrettin Koca ieri ha annunciato su Twitter 29 nuovi casi del virus , portando il numero totale in Turchia a 47. I nuovi casi provengono dall'estero; gli Stati Uniti, il Medio Oriente, l'Europa e tre pellegrini gia’ ritornati da visita di Umrah a Mecca in Arabia Saudita.
"Viaggi all’estero continuerà a rappresentare un rischio", ha osservato Koca, aggiungendo l'importanza di applicare rigorosamente le misure annunciate dal governo. Le cose vanno fuori controllo con il panico. Teniamo le misure strette e suggeriamo al popolo di mantenere calma", ha aggiunto il ministro.
Turchia ha annunciato il divieto di volo per altri sei paesi, tra cui il Regno Unito e gli Emirati Arabi Uniti, nel tentativo di evitare la diffusione del coronavirus.
L'Egitto, l'Irlanda, l'Arabia Saudita e la Svizzera, Regno Unitio, Emirati arabi sono stati aggiunti alla lista.
Il divieto entrerà in vigore alle 8:00 ora locale di oggi Da e per Francia, Germania e Spagna, sono già stati vietati tutti i voli.
Anche se il numero di casi di coronavirus in Turchia è relativamente meno rispetto ad altri paesi, Turchia ha adottato diverse misure per evitare la sua diffusione.
In merito delle misure , il Ministero degli Affari Religiosi ha deciso di annullare temporaneamente tutte le preghiere nelle moschee, comprese le preghiere del venerdì.
Le moschee sarebbero ancora aperte agli fedeli pero’ per la preghiera “individuale”, ma non sarà consentita alcuna forma di preghiera collettiva.
La Turchia ha già chiuso scuole, college, bar, discoteche e locali da ballo, oltre a cinema, caffè, bagni turchi, parchi di divertimento e piscine chiusi, palestre in termini delle misure adottate
Il virus COVİD -19 è emerso a Wuhan, in Cina, lo scorso dicembre, e si è diffuso in almeno 146 paesi con oltre 6mila vittime nel mondo. L'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l'epidemia una pandemia.