Erdogan: “Siamo di fronte a un attacco portato avanti con la sensazione di vendicarsi"

"Oggi stiamo affrontando un attacco portato avanti con la sensazione di vendicarsi da migliaia di anni": ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan

Erdogan ha parlato alla Cerimonia dei Gran Premi di Cultura-Arte della Presidenza organizzata al Centro Congressi e Cultura di Millet, a Bestepe.

Il presidente Erdogan ha sottolineato che mentre vengono abolite le antiche civiltà nelle aree geografiche come Baghdad, Damasco e Aleppo, non dicono nulla coloro che vivono a Londra, Parigi, Roma e Berlino.

Erdogan ricordando che nella prima e nella seconda guerra del Golfo il patrimonio culturale e storico dell'Iraq è stato saccheggiato o distrutto, ed affermando che lo stesso vandalismo e la violenza sono stati vissuti in Afghanistan e in Siria, ha aggiunto che si sta cercando di distruggere non solo gli umani ma anche di reprimere una storia e un cultura di migliaia di anni.

Il presidente osservando che la caratteristica comune di tutte le civiltà che vivevano in questa geografia è quella di ottenere la supremazia contro l'Occidente, ha aggiunto:

“Oggi stiamo affrontando un attacco portato avanti con la sensazione di vendicarsi da migliaia di anni. Il premio Nobel è stato consegnato a una persona che ha elogiato coloro che hanno ucciso i musulmani bosniaci, la cui matita si è trasformata in sangue e poche persone hanno reagito contro questo. Ci sarebbe lo stesso silenzio se Nobel fosse dato a una persona che elogia chi avesse ucciso 100 mila inglesi, tedeschi, francesi, italiani e norvegesi? Non credo a niente queste realtà ci mostrano che non è possibile per noi difendere il nostro diritto a vivere senza avere un diritto globale nel campo della cultura e dell'arte”