Reazione dura da Kalın a Washington Post

Kalın ha criticato duramente il Washington Post che ha dato spazio sulle sue pagine all’articolo scritto dal capo dell'Organizzazione terroristica PKK.

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Reazione dura da Kalın a Washington Post

Il portavoce presidenziale Ibrahim Kalın ha detto che fa la propoganda terroristica il Washington Post che ha dato spazio sulle sue pagine all’articolo scritto da un terrorista a cui  il governo USA ha offerto una taglia e inserito nella lista dell’organizzazione terroristica dall’UE e dagli USA.

Kalın, nel comunicato scritto, ha valutato come “scandalo” la pubblicazione dell’articolo di Cemil Bayık, il capo dell’organizzazione terroristica PKK sull’edizione d’ieri di Washington Post.

“Sta facendo proprio una propoganda terroristica il Washington Post che ha dato spazio sulle sue pagine all’articolo scritto da un terrorista a cui testa il governo USA ha offerto una taglia e inserito nella lista dell’organizzazione terroristica dall’UE e dagli USA e inoltre sta violando la legge statunitense. Non è possibile esprimere questa azione nell’ambito della libertà di stampa. Non c’è nessuna differenza tra Bayık e un membro dell’organizzazione terroristica Al-Qaida o DAESH. Rappresentare il capo di un’organizzazione terroristica come un rappresentante dei curdi è un trattamento irrispettoso inanzitutto nei confronti dei curdi. La Turchia continuerà a combattere contro il terrorismo e i suoi sostenitori” ha scritto Kalın.

Nel comunicato del Ministero degli Esteri si riferisce che Bayık, uno dei capi dell’organizzazione terroristica PKK che ha massacrato centinania di migliaia di persone innocenti, fa chiaramente la propoganda terroristica attraverso Washington Post.

“E’ un principio fondamentale non fare distinzione tra le organizzazioni terroristiche. Questo approccio che non riflette la sensibilità mostrata contro le organizzazioni terroristiche come DAESH e Al-Qaida, è un nuovo e tragico esempio di un approccio ipocrita”.



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