Erdogan: "I paesi europei devono rispettare le campagne elettorali"

Abbiamo preferito incontrarci con i nostri cittadini turchi che vivono in Europa, in Bosnia ed Erzegovina...

963961
Erdogan: "I paesi europei devono rispettare le campagne elettorali"

Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha parlato con i giornalisti durante la sua visita in Corea del Sud.

Riferendosi alla lotta contro l’organizzazione terroristica PKK / YPG nel nord della Siria, il presidente ha spiegato che il lavoro di smantellamento degli esplosivi ad Afrin continua dal 18 marzo.

"Continua il processo riguardante l’eliminazione dei terroristi ad Idlib e Tal Rifat. Il ministro degli esteri si recherà negli Stati Uniti per parlare su Manbij con il suo omologo Mike Pompeo. Speriamo che vengano presi i provvedimenti necessari per l'eliminazione dello YPG / PYD nella regione", ha affermato Erdogan.

Per quando riguarda alle dichiarazioni frequenti del presidente francese Emmanuel Macron contro la Turchia, il presidente Erdogan ha detto che non siano coerente.

“Gli scioperi e i disordini in Francia dimostreranno che Macron è in difficoltà. Le dichiarazioni di Macron secondo cui i Balcani dovrebbero prendere le distanze dalla Turchia sono senza senso. I Balcani hanno profondi legami storici e culturali con la Turchia. Nessuno può ignorarli."

E sull'aumento della tendenza anti-turca nei media occidentali, in questi giorni, che la Turchia si sta preparando per le elezioni, il presidente sottolineando che questo non è qualcosa nuova, ha aggiunto:

"Lo abbiamo osservato nelle precedenti elezioni. Non abbiamo prestato attenzione. Naturalmente non è un atteggiamento democratico che diversi paesi europei si comportino in modo negativo nei confronti dei nostri politici e cittadini. Tutti dovrebbero rispettare le campagne elettorali. Tuttavia, non ci siamo astenuti dal congratularsi con i leader europei per i loro successi elettorali. Perché vogliamo aprire una nuova fase con buone relazioni. Continueremo a fare ciò che è giusto. In un'atmosfera in cui i paesi europei discutono se dare o meno permesso per sale, abbiamo deciso di incontrarsi con i nostri cittadini in Bosnia-Erzegovina. Ci aspettiamo che 9-10 mila persone partecipino a questo incontro. Ci incontreremo con i nostri cittadini che vivono in Europa in una sala in Bosnia-Erzegovina. Se Dio permette, ci andrò anch’io."

Il presidente ha definito come "sempre politiche" le decisioni dell'agenzia di rating Standard and Poors che ha abbassato il rating del credito della Turchia. "Dopo le elezioni dovranno tornare indietro per correggere la loro decisione sbagliata."



NOTIZIE CORRELATE