Presidente Erdogan: "Quando arriverà il momento colpiranno come il boomerang "

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato di essere alla coscienza dei giochi giocati attraverso le organizzazioni terroristiche…

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Presidente Erdogan: "Quando arriverà il momento colpiranno come il boomerang "

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha tenuto un discorso al ricevimento del 30 agosto, la Festa della Vittoria, organizzata presso il complesso presidenziale.

"In ogni momento sono davanti a noi tutte le alternative relative ai progressi della regione. Sono monto chiari i giochi svolti nella zona, utilizzando le organizzazioni terroristiche e noi non accettiamo le imposizioni. Coloro che vogliono stancare la Turchia con le organizzazioni terroristiche dopo qualche tempo saranno lasciate con queste bombe sul punto di esplodere. DAESH… L'obiettivo è il DAESH. Ora le armi dei nostri alleati girano nelle mani di DAESH. Che tipo di alleanza è questa? Come possiamo essere insieme nella NATO? Quando arriverà il momento colpiranno come il boomerang. Recentemente con milioni di nostri fratelli che sono scesi in piazza il 15 luglio, abbiamo avuto l'opportunità di vedere e vivere questa realtà. Le organizzazioni terroristiche e le forze che li sostengono non potranno mai raggiungere il loro obiettivo. Perché come il famoso detto del veterano Mustafa Kemal,"L'indipendenza è il nostro carattere". Lo slogan "O l'indipendenza o la morte" per coloro che cercano di occupare il nostro paese è in realtà l'espressione della nostra volontà di vivere liberamente." ha detto Erdogan

Il presidente sottolineando che anche oggi, con la stessa comprensione esiste un intenso combattimento sia all'interno che all'esterno dei confini della Turchia, ha aggiunto:

"Continuiamo il nostro cammino senza compromettendo i valori che abbiamo ereditato dalla nostra storia e dalla nostra civiltà di fronte agli attacchi immorali delle forze oscure. Non possiamo essere come loro. Non possiamo muoverci distruggendo tutto ciò solo per i nostri interessi, lasciando da parte la nostra coscienza, il nostro senso di giustizia, le nostre misure di equità. Ecco perché, proprio come apriamo i nostri cuori ai nostri fratelli in Siria, Iraq, Balcani, Caucaso, Nord Africa, non possiamo lasciare da soli gli oppressi ad Arakan. Perché siamo responsabili di correggere con la nostra mano i mali che vediamo nel mondo se è possibile, se non possiamo farlo bisogna dirlo, se anche questo non è possibile, dobbiamo opporlo nel nostro cuore.” ha concluso il presidente Erdogan



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