Rassegna Stampa Turca

Il Sabah titola: "I risultati ufficiali del referendum"...

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Il Sabah titola: "I risultati ufficiali del referendum" e riporta che il Consiglio Supremo Elettorale ha annunciato i risultati finali ufficiali del referendum del 16 aprile. Il 51.41% dei cittadini ha votato per il “sì” mentre il 48.59% per il “no”. Il numero totale di coloro che hanno votato "sì" è 25.157.463 e quello di coloro che hanno votato "no" è 23.779.141. Il numero totale dei voti validi è 48.936.604. Al referendum c'è stata una grande partecipazione di 85.43%.

Lo Star titola: "Il primo passo per la nuova Turchia" e riporta che dopo il referendum che portò il sistema presidenziale sta iniziando il grande cambiamento. Sono stati dati gli ordini per essere pronti per l’organizzazione del congresso straordinario del Partito della Giustizia e dello Sviluppo il 21 maggio. Dopo tre anni e mezzo il presidente Erdogan sarà di nuovo il segretario generale del partito AK. Si prevede che Erdogan farà grandi modifiche per dare nuova aria e dinamismo al partito dopo le ultime elezioni.

L’Haberturk titola: "L'Europa rimpiangerà ciò che ha fatto" e riporta che il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, ha rivelato la sanzione da attuare a seguito della decisione di revisione per la Turchia da parte dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Cavusoglu, rendendo noto che la Turchia è uno dei paesi che contribuiscono di più al bilancio dell’APCE, ha detto: "Rieducheremo la somma, pagheremo il minimo. Non potranno vedere la cooperazione che è stato in passato. Si pentiranno". Lo scorso anno la Turchia ha contribuito un totale di 33 milioni di euro.

Lo Yeni Safak titola: "La paura della morte fascia PYD" e riporta che l'organizzazione terroristica separatista PKK ed il suo ramo in Siria, PYD cercano di sopravvivere dopo il primo intervento della Turchia nella struttura terroristica a est dell'Eufrate. L'organizzazione terroristica, che ha invitato la coalizione internazionale contro DAESH, guidata dagli Stati Uniti, di evitare la Turchia, cerca di creare una percezione di sofferenza nella opinione pubblica internazionale attraverso le immagini che hanno dato con i soldati americani. Il PYD ha iniziato la diplomazia "no-fly zone", che è la sua ultima uscita contro le aspettative di una nuova operazione da parte della Turchia. I leader l'organizzazione terroristica che non vogliono perdere la zona strategica sulla linea Iraq-Siria-Turchia, hanno aumentato il loro appello per una "zona sicura", poco dopo l'operazione.

L’Hurriyet titola: "Il nostro obiettivo è comune" e riporta che il segretario dell'Energia degli Stati Uniti Rick Perry nel suo discorso al Vertice di Istanbul del Consiglio Atlantico 2017, ha detto che la Turchia è un importante paese di transito di energia. "Gli Stati Uniti sono orgogliosi della cooperazione con la Turchia in molti settori. Siamo buoni partner, alleati della NATO e, soprattutto, siamo amici. Continueremo a considerare la Turchia come un centro importante del commercio di energia nella regione. Continueremo a collaborare, perché abbiamo obiettivi comuni per un futuro prospero", ha detto Perry



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