Direzione Türkiye

La Türkiye é l’unico Paese al mondo in cui gli atleti competono su due continenti. Nello specifico, la cittá di Istanbul, data la propria collocazione geografica a cavallo tra Europa e Asia, é il luogo naturalmente eletto a ospitare gare di ogni tipo e disciplina. Da ultimo, il 20 agosto scorso si é tenuta la trentacinquesima traversata a nuoto transcontinentale, quest’anno sponsorizzata dalla nota multinazionale Samsung.  Il Comitato Olimpico Nazionale Turco é  il promotore  dell'evento che ha visto la partecipazione di oltre 2.600 atleti provenienti da più di 70 paesi. Con un percorso acquatico lungo  6,5 chilometri,  quella del Bosforo é la competizione forse più ambita a livello mondiale. Proprio per la peculiaritá scenografica e la connotazione agonistica e pittoresca,  diversi personaggi di spicco nel mondo dello sport, della cultura e anche della diplomazia, hanno misurato la propria resistenza. Il podio è stato conquistato dai turchi Doğukan Ulaç, arrivato primo nella categoria generale maschile con 41 minuti e 22 secondi, e da Burcunaz Narin che ha invece ottenuto il primo posto nella categoria generale femminile con 42 minuti e 54 secondi. Al di lá del puro spirito sportivo, i nuotatori hanno offerto uno spettacolo acquatico mozzafiato che ha trasceso i confini. Dopo il segnale di partenza del Ministro della Gioventù e dello Sport Osman Aşkın Bak, accompagnato dagli applausi fragorosi del pubblico giunto sul molo di Kanlıca, il Bosforo é stato il vero grande protagonista della manifestazione, ospitando il passaggio di ogni nuotatore verso il traguardo di Kuruçeşme, sulla sponda europea. A parte la bellezza scenica e paesaggistica, il contest sportivo nello Stretto di Istanbul é peculiare anche per la difficoltá di attraversamento. Gli atleti, infatti, sono chiamati a bilanciare il proprio sforzo su un principio di equilibrio tra brivido e sicurezza. In tale cornice, la carica emotiva e adrenalinica é certamente condivisa con gli esperti di altre discipline. Rimanendo in tema acquatico, é ormai celebre a livello mondiale la ‘Coppa del Bosforo’ (Bosphorus Cup ), intesa come la la regata velica più prestigiosa di Türkiye, che  dal 2002  in due giorni riunisce oltre  70 barche e 500 marinai che navigano nelle verdi acque dello Stretto , da Nord a Sud e da Est a Ovest, cercando di mitigare la forte corrente proveniente dal Mar Nero. Ma tra le traversate intercontinentali di Türkiye sono note anche quelle via terra. Se la Maratona di Istanbul é  la più attesa e partecipata, altrettanto interesse e grande coinvolgimento riscuote il Giro di Türkiye, organizzato sotto gli auspici della Presidenza della Repubblica e del Ministero della Gioventù e dello Sport, dalla Federazione Ciclistica di Türkiye che ha di fatto preparato il terreno per la 58a tappa che si svolgerà dall'8 al 15 ottobre prossimi. Inserito nel calendario dell'Unione ciclistica internazionale, il 58° Giro ciclistico presidenziale di Türkiye coinvolge ciclisti professionisti di fama mondiale  che gareggeranno da Alanya  a Istanbul con varie tappe intermedie.  Quest’anno, purtroppo, il percorso di viaggio é stato alterato dai disastrosi terremoti gemelli del 6 febbraio, che hanno spinto a modificare e rinviare l’evento.  Tuttavia, ci sono tutte le condizioni affinché TUR 2023 diventi uno spettacolo dalla risonanza globale, oltre che  intercontinentale. In tutto saranno 24 le squadre professioniste, composte ognuna da sette ciclisti, che intrecceranno la loro abilità e determinazione in ogni curva della strada. L’importanza della manifestazione, inoltre, é legata al fatto che il prossimo ottobre si celebrerá il centenario della Repubblica di Türkiye, un Paese che nel corso della sua storia ha investito molto nei giovani e nello sport, dedicando anche una giornata di festa Nazionale. Nelle scorse edizioni,  il tour ciclistico ha catturato una profonda attenzione da parte del pubblico turco che attraverso le tappe ha accordato il proprio sostegno agli atleti in gara. Anche a livello internazionale si é generato un grande interesse: si stima che lo scorso anno circa 615 milioni di famiglie abbiano seguito l’evento, trasmesso in 13 lingue, in ogni parte del globo, dall’America all’Europa, passando dal Medio Oriente all’Asia. In fondo, e non solo per la sua risonanza mediatica, si tratta di un vero e proprio tour transcontinentale, l’unico del pianeta, grazie alla Türkiye.

 
A cura di Valeria Giannotta