Agenda - Lotta al terrorismo alla vigilia  delle elezioni presidenziali in Türkiye

L’approfondimento in merito alla lotta al terrorismo alla vigilia  delle elezioni presidenziali in Türkiye di Can Acun, ricercatore per la politica estera presso SETA.

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Agenda - Lotta al terrorismo alla vigilia  delle elezioni presidenziali in Türkiye

Agenda - Lotta al terrorismo alla vigilia delle elezioni presidenziali in Türkiye

Mentre mancano pochi giorni alle elezioni in Türkiye, è notevole come i presunti leader dell'organizzazione terroristica PKK facciano continuamente dichiarazioni in relazione alle elezioni e sostengano i candidati e le alleanze che sfidano Erdoğan. Alla fine, ci si rende conto che dietro questa nuova tattica di attacco, la cui natura si basa sull'ottenimento di risultati attraverso la violenza e il terrorismo, vi è un vicolo cieco all'interno dell'organizzazione e una sindrome di esaurimento del suo corpo direttivo.

Vi riportiamo l’approfondimento in merito alla lotta al terrorismo alla vigilia  delle elezioni presidenziali in Türkiye di Can Acun, ricercatore per la politica estera presso SETA.

Il membro del comitato esecutivo del PKK/KCK, Duran Kalkan, ha fatto una dichiarazione alla stampa sostenendo che il potere guidato da Erdogan deve essere rovesciato. Infatti, mentre la Türkiye si avvicina al voto per il rinnovo del parlamento e la scelta del nuovo presidente, quasi tutti i presunti leader di alto livello del PKK hanno fatto dichiarazioni simili. I nomi come Cemil Bayık, Murat Karayılan, Bese Hozat hanno sottolineato la necessità di rovesciare il potere dell'alleanza AKP-MHP ad ogni costo e di creare un'alternativa ragionevole. A tal riguardo, nel comunicato lanciato da Bese Hozat, a nome dell'organizzazione, si leggeva che le elezioni del 14 maggio non saranno come quelle prime e ha dato giudizio positivo alla decisione dell'HDP di non presentare un candidato a favore di Kemal Kılıçdaroğlu e ha annunciato l'interruzione delle "azioni militari" fino alla fine delle elezioni.  In seguito, l'attenzione si è concentrata sull'impegno assunto dall'HDP e dal Partito Verde di Sinistra (YSP), il rame politico dell’organizzazione terroristica PKK, con Kemal Kılıçdaroğlu e l'Alleanza Nazionale. HDP/YSP, il ramo politico nel campo legale dell’organizzazione terroristica PKK/KCK, in seguito a una serie di incontri con Kılıçtaroğlu, ha deciso di sostenere l’alleanza di Kılıçtaroğlu.

Cosa significa l’immagine del PKK/KCK di impegnarsi completamente nel processo elettorale e di posizionarsi contro Erdogan? Perché un'organizzazione terroristica che dovrebbe stare lontana dai sistemi politici legittimi e dai processi elettorali sta eseguendo una campagna politica?

La recente dichiarazione di Duran Kalkan spiega questa strategia del PKK. Nella sua dichiarazione, Kalkan afferma: "Erdogan ha mobilitato il MIT (servizi segreti turchi) per ucciderci. Hanno pubblicato i nostri nomi in lista, ci stanno uccidendo ogni giorno e nessuno sta facendo nulla. Siamo sotto attacco nei media, nei tunnel di Bakur e ovunque. Ci uccidono a Kandil, a Şengal, a Rojova. Vengono uccisi ogni giorno. Nessuno sta dicendo nulla. Hanno creato liste con i nostri nomi, con i nomi dei nostri leader. Ci sono liste rosse, gialle, verdi, grigie, cioè ogni lista ha 30-40 nomi. Hanno anche pubblicato le nostre foto. Queste non sono liste di ricercati, ma liste di coloro che verranno uccisi". Queste dichiarazioni dimostrano la pressione del governo turco sul PKK/KCK e come i loro leader siano diventati incapaci di agire e dirigere.

Negli ultimi anni, la pressione proattiva e a campo pieno della Türkiye contro l'organizzazione terroristica PKK ha portato risultati significativi. L'organizzazione terroristica, resa praticamente inattiva all'interno della Türkiye, sta perdendo potere anche in Iraq e Siria grazie alle operazioni militari oltreconfine.

Tuttavia, un’altra iniziativa di lotta sottolineata da Duran Kalkan si sta eseguendo dal MIT (servizi segreti turchi). Il processo di decapitazione avviato dal MIT per eliminare i presunti leader  del PKK, nel contesto della nuova dottrina di sicurezza del MIT, ha eliminato  500 nomi dal 2015 ad oggi e ha causato un cambiamento radicale nel modo di agire dell'organizzazione. Come confermato dalle dichiarazioni di Duran Kalkan il 18 aprile, sarebbe giusto considerare che i presunti leader dell'organizzazione terroristica sono in uno stato di sindrome di esaurimento, con gravi danni alle sue capacità di manevra e comunicazione.

A tal riguardo, i presunti leader dell'organizzazione terroristica PKK/KCK considerano le elezioni come un'opportunità storica per uscire dall'impasse in cui si trovano. Credono che con la caduta di Erdogan, la posizione ferma contro il terrorismo si indebolirà, che la Türkiye interromperà le operazioni militari in Iraq e Siria e che le loro strutture legali come HDP/YSP riacquisiranno forza e creeranno nuovi spazi nelle regioni orientali del paese. Purtroppo la posizione e la collaborazione di Kemal Kılıçdaroğlu e i suoi consiglieri con il HDP/YSP, rafforzano questo appoccio.

Tuttavia, la lotta contro il terrorismo, per la Türkiye  è una questione di sicurezza nazionale che va al di là della politica. Poiché il PKK è così vicino all'esaurimento, la dottrina di sicurezza attuale deve essere mantenuta con fermezza



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