Che ne sapete voi?

Il pomodoro è originario del Sudamerica occidentale e si diffonde in tutto il mondo entro quattro secoli dalla scoperta dell'America e diviene una delle piante più coltivate.

Lo sbarco dei pomodori nel vecchio continente avviene nel 16esimo secolo.

Negli occhi degli europei la pianta arrivata dalle Americhe era simile a una specie già conosciuta e velenosa. Seppur non apprezzati dal punto di vista culinario i pomodori conobbero una diffusione a scopo ornamentale.

Il pomodoro approdò nella cucina ottomana due secoli dopo il suo arrivo in Europa.

L’arrivo in Anatolia di pomodori è datato 1723. I primi pomodori approsi nella cucina ottomana erano pomodori ciliegino.

I pomodori, che all'inizio si chiamano "mele di franco" e si consumano solo quando sono verdi, trovano spazio sulle tavole preparando pomodori ripieni, in zuppa, sott'olio e in salamoia prima che diventino rossi. Quando il suo colore diventa rosso, si pensa che marcisca e infine venga gettato via senza essere consumato.

Solo nel XIX secolo fu introdotto nella cucina ottomana.  I pomodori diventano dopo un po' uno dei prodotti indispensabili della cucina ottomana.

La gente raccoglie i pomodori rossi gettati nella spazzatura dal palazzo ottomano, e schiaccia questo frutto, che pensano sia andato a male, e lo mescola con sale per renderlo commestibile.

Dopo la prima guerra mondiale la produzione di pomodoro, iniziata ad Adana e in Tracia, si diffuse in breve tempo in tutta la Türkiye. Oggi i pomodori sono un ingrediente indispensabile della cultura culinaria turca e la Türkiye è uno dei principali paesi produttori di pomodori al mondo.