Agenda - Guerre per l'energia

L’analisi in merito di Can Acun, il ricercatore per la politica estera/SETA.

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Agenda - Guerre per l'energia

Nell’invasione russa abbiamo testimoniato ancora una volta l’uso dell’energia come arma politica o strumento di aggressione. Nel concetto di guerra ibrida, l’energia è stata strumentalizzata insieme ai metodi convenzionali e trasformata in un elemento utilizzato contro gli avversari come uno strumento di guerra. Mentre la Russia sta usando le forniture di energia come arma in guerra, gli Usa, invece, con una posizione opposta, stanno cercando di impedire la Russia di esportare l’energia. Di conseguenza aumentano i prezzi del gas.

L’invasione russa in Ucraina ha colpito gravamente gli equilibri geopolitici in Eurasia, il mercato globale dell’energia e’ entato in un periodo di incertezza.  Mentre il brent si riporta sopra quota 130 dollari al barile, il prezzo del gas in Europa ha toccato il record di sempre. Questi problemi derivano dal fatto che la Russia abbia le più grandi riserve mondiali di gas naturale.

L'approvvigionamento energetico è sia il lato forte che quello fragile della Russia. Mentre l’economia russa incassa centinaia di miliardi di dollari di entrate ogni anno, ha anche un’economia basata sulle esportazioni. Sapendo questo, l’amministrazione Usa sta ora cercando modi per ridurre la dipendenza  europea dal gas russo diversificando i fornitori. Questa indebolezza strategica basata sulla dipendenza dal gas russo colpisce gravamente le politiche di questi paesi sulla Russia. I paesi europei, come la Germania, l’Italia e la Francia che  importano il 50% - il 40% del suo gas da Mosca affrontano una sfida molta seria nel determinare una politica contro la Mosca. La dipendenza della Europa dal gas russo continua ad impensierire i governo europei, tanto che  vogliono liberarsi una volta per tutte dalla dipendenza dal gas russo e allo stesso tempo costruire una difesa solida.

Sostanzialmente non importa come finirà la guerra in Ucraina, ma senda dubbio portera’ le perdite molto gravi per la Mosca. La dipendenza dei paesi dell'UE dalla Russia finirà tra pochi anni e questi paesi saranno in grado di produrre politiche contro la Russia in modo molto più forte.

I paesi produttori di energia, a parte della Russia, senza dubbio goderanno i vantaggi di questa crisi. Anche i paesi come Iran e Venezuela hanno maggiori probabilità di tornare al mercato energetico globale.


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