Agenda: Crisi libica e risoluzione

L'analisi in merito del dottore Murat Yesiltaş, il direttore delle ricerche per sicurezza /SETA.

1497335
Agenda: Crisi libica e risoluzione

Gli ultimi sviluppi spostati dal campo politico a quello militare in Libia hanno messo in atto le diverse dinamiche. Sono state gettate le basi dell’intenzione di ristrutturazione del Consiglio presidenziale dopo i negoziati di dialogo a Maracco e a Montreux. Per questo motivo parallelamente all’alta tensione politica causata dalle proteste a Tripoli e Bengasi,  il presidente del Governo di accordo nazionale libico (Gna) di Tripoli, Fayez al Serraj, e il presunto premier di Haftar, Tınni hanno annunciato le loro dimissioni in autunno. Questo annuncio di Serraj causerebbe nuove tensioni nel paese.

Senza dubbio i paesi che sostengono Haftar, tenteranno di nominare i propri uomini alle posizioni critiche delle istituzioni statali in Libia. Questo scenario constringerebbe i gruppi e le persone in ricerca di crearsi un futuro politico a trovare i sostenitori dall’estero. Per cio’ la nuova struttura sociale e politica della Libia basata sulla concorrenza potrebbe essere il teatro delle nuove coalizioni o scoglimenti. In altre parole la politica interna della Libia aspetta un anno duro.

Per una risoluzione politica: sembrano determinanti i negoziati condotti in Marocco tra il presidente dell’Alto Consiglio statale Khalid Mısri e il presidente dell’Assemblea dei rappresentanti Akila Saleh. Anche se non e’ stata lanciata una dichiarazione concreta, sono notevoli i negoziati condotti da Mısri ad Ankara e di Haftar e Saleh a Qairo. Infatti Sisi sembra di essere in difficolta’ per impegnarsi di tenere insieme Haftar e Saleh, che non hanno le relazioni buone. I negoziati di Mountreux, intitolati “Dialogo di Libia”, invece hanno le conseguenze piu’ concrete.  L’inizio del processo politico e la ristrutturazione del Consiglio presidenziale sono state annunciate come un titolo di consenso. Intanto Serraj ha pronunciato il detto “cambiamento politico” dopo questo annuncio.

Ovviamente, la politica libica entra in un caos. Salendo la tensione nella politica libica, si sentono di piu’ i discorsi dettati dagli stati nell’intenzione di controllare la politica libica.

Infatti anche le trattative condotte sulla Libia tra Turchia e Russia hanno preoccupato gli altri paesi. Sono notevoli le dichiarazioni di Lavrov che ha dato disco verde alla Turchia per un “compromesso”. Infatti i due paesi hanno due punti in comune: Libia e presenza militare.

Haftar- Saleh e i paesi sostenitori hanno un desiderio in comune sul futuro della Libia: mettere fine alla presenza militare in Libia della Turchia e la Russia. Gia’ gli Stati Uniti non esitano di reagire alla presenza russa in Libia e dimostrano la stessa tendenza anche per la Turchia. Sono notevoli le iniziative economiche degli Stati Uniti. Ad esempio gli USA vogliono controllare i proventi petroliferi in Libia attraverso una banca americana.Hanno scopo di guidare il settore finanziario i conti della banca centrale della Libia attraverso una societa’ americana. Dall’altra parte gli USA devono andare d’accordo con la Turchia per raggiungere i suoi obiettivi.

Anche la Germania sembra di aver aumentato le sue iniziative politiche nei confronti degli attori libici. L’ambasciatore tedesco Oliver Owcza ha avuto una visita in Libia e ha incontrato i ministri libici. Al centro della visita e’ stato il ruolo della Germania nel portare avanti il processo politico in Libia. Pero non e’ difficile vedere lo scopo principale: preparare l’infrastruttura commerciale per il dopo risoluzione politica.

Parallelamente alle trattative tra Turchia e Russia, e’ molto importante prendere l’iniziativa in Libia. Per farlo e’ necessario dare forma alla politica libica e spingere dal campo gli altri paesi. A tal riguardo, si organizza la seconda conferenza di Berlino con l’iniziativa degli Stati Uniti e la Germania.

Lo scopo di conferenza costringere gli attori ad accettare la risoluzione politica. A tal riguardo e’ possibile che le trattative tra Turchia e Russia non troveranno spazio in Libia. Gli USA pronunceranno la richiesta del ritiro dei miliziati stranieri dalla Libia. La trasformazione negli equilibri nella politica interna, potrebbe colpire le conseguenze della conferenza. In altre parole sarebbe possibile la nascita dell’alleanza tra i paesi interessati che avrebbe effetti sulla politica libica.

 

 

 



NOTIZIE CORRELATE