Turchia chiama Italia

E’ ora di ri-partire!

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Turchia chiama Italia

Ora che siamo finalmente entrati nel pieno del processo di normalizzazione da Covid-19 e le quotidiane attivita’ sono state riavviate in sicurezza, c’e’ grande attesa per la riapertura dello spazio aereo internazionale e dei collegamenti tra i diversi paesi. Recentemente la Turchia ha ripristinato i primi voli  verso alcuni stati e progressivamente verra’ riaperta anche la linea con l’Italia. Ad Ankara e Roma vi e’ un certo attivismo in questo senso. In una nota diffusa dalle autorita’ turche si descrivono tutte le norme per la riaperteura condizionata da e per la Turchia e si specifica che ogni restrizione e’ stata cancellata. In tale ottica i viaggiatori non verranno condotti in quarantena, ma all’ingresso nel Paese saranno soggetti a  test e controlli sanitari gratuiti. Il Ministro degli Affari Esteri, Mevlüt Çavuşoğlu, in una lettera inviata alla testata italiana ‘Il Messaggero’, conferma che ‘la Turchia e’ pronta a riaprire ai turisti italiani’.  ‘Voglio informarvi che i nostri amici italiani intenzionati a trascorrere le prossime vacanze estive all'estero, possono venire fiduciosi e sereni in Turchia e che siamo pronti ad accogliervi in tutte le città, come Istanbul, lzmir e Antalya’, conferma in un tono che risuona tranquillizzante per molti.
‘Per garantire la salute e la tutela dei turisti stranieri in Turchia è stato predisposto un programma di sicurezza unico, lanciato direttamente da Mehmet Nuri Ersoy, Ministro della cultura e turismo turco. L’Healthy Tourism Certification Program attesta la messa in sicurezza del percorso turistico e si basa su diversi elementi: prima di tutto la salute dei turisti in arrivo in Turchia. A tutti si fa un test per il coronavirus poi si igienizzano i bagagli e, senza nessuna quarantena, il turista è libero di proseguire il viaggio in Turchia, usando sempre mascherine e guanti. Il secondo elemento del programma è basato sulla sicurezza degli addetti ai lavori nel settore turistico: tutti vengono controllati a livello sanitario e formati con training di tipo psicologico e strumentale per assistere nel migliore dei modi i viaggiatori. Non manca poi il controllo di tutto ciò con cui si viene a contatto materialmente e del giusto uso del distanziamento, mentre ogni mezzo di trasporto viene esaminato sia per rispettare gli standard di distanziamento, sia per garantire la sicurezza del personale che vi opera”, ha dichiarato il nuovo direttore dell’Ufficio Cultura e Turismo della Repubblica di Turchia in Italia, Haluk Söner, in una intervista rilasciata a Trend, la maggiore rivista italiana per l’Industria del Turismo. Dunque, rassicurazioni importanti per i turisti italiani che trovano conferma nella parole di Çavuşoğlu: ‘Stiamo prendendo tutte le precauzioni necessarie per mettere in sicurezza i nostri hotel, i villaggi turistici e tutto il settore dei servizi per ospitare i nostri amici italiani a partire da agosto al più tardi. La tedesca Tuv e la Royal Cert, l'inglese Lloyd's Register, la francese Bureau Veritas e l'Istituto Turco per gli Standard stanno completando la certificazione di tutte le strutture ricettive, degli autobus e del personale di servizio contro il Covid-19. Inoltre, stiamo predisponendo tutti i protocolli sanitari che dovranno essere seguiti negli aeroporti e durante i voli passeggeri. Queste misure metteranno la Turchia tra i Paesi sicuri anche nel settore del turismo’, ha rimarcato il Ministro. Su questo aspetto si sta dando da fare anche l’Italia; frequenti sono le visite all’estero del più alto rappresentante della Farnesina, Luigi di Maio, volte a saldare le cooperazioni e agevolare la riapertura dei flussi turistici verso l’Italia. L’operazione è ben riuscita con la maggior parte degli stati UE, inclusa la Grecia, con cui si era registrato precedentemente qualche attrito, e imminente è l’incontro con la controparte turca. In verità, i contatti istituzionali tra Ankara e Roma in questo periodo di pandemia non si sono mai fermati. Telefonate a più livelli, consultazioni, conference call e webinar dimostrano quanto stretta e importante per i rispettivi interessi sia la partnership italo-turca. In questo, il settore turistico riveste un ruolo fondamentale anche per il riflesso economico, su cui attualmente vi è grande attenzione. ‘La Turchia è il nostro partner più importante nel Mediterraneo’, afferma l’Ambasciatore ad Ankara, Massimo Gaiani, sottolineando che ‘l’impegno congiunto non deve essere sottovalutato e con uno sforzo comune si possono raggiungere risultati migliori’. Oggi che ci troviamo davanti a condizioni inedite, dunque, è più che mai opportuno rafforzare la cooperazione giocando sulla prossimità geografica e culturale e sulla complementarietà industriale tra i due Paesi. Il ‘Patto per l’Export’, varato recentemente dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, tracciando linee strategiche in materia di sostegno all’internazionalizzazione del sistema produttivo italiano, alla luce dell’attuale contingenza economica e sanitaria, è chiaro a riguardo: la Turchia è una priorità per l’Italia. E’ d’accordo anche Faruk Kaymakci, Vice Ministro degli Affari Esteri della Repubblica di Turchia, che in un evento webinar organizzato dall’Ambasciata di Italia ad Ankara ha espressamente invitato a guardare al futuro insieme perché ‘come due partner del Mediterraneo siamo adattabili e cooperiamo bene’. Guardando in prospettiva, Kaymakci ha reiterato la volontà di raggiungere il target di 30 milioni di dollari nei flussi commerciali con l’Italia, sollevando la necessità di riattivare appieno i meccanismi di scambio, con particolare attenzione al turismo e al relativo rispristino dei collegamenti aerei, oltre che dei programmi di studio congiunti. ‘In Italia ci sono 22 mila giovani turchi tra studenti universitari, beneficiari di borse di studio Erasmus e Jean Monnet o di scholarship private; bisogna assicurarsi che questi scambi continuino senza interruzione’, ha dichiarato. A questo c’è, inoltre, da aggiungere la solidità e qualità dell’interscambio commerciale, basato su prodotti ad alto contenuto tecnologico e sulla complementarietà delle imprese e delle economie.  Sia Italia che Turchia sono, infatti, economie aperte, dipendenti prevalentemente dall’export e dal settore turismo, che nelle dinamiche logiche bilaterali si integrano, saldando un rapporto irrinunciabile. Insomma, la strada è tracciata per proseguire a buon ritmo nelle nostre comuni attività e per accelerare verso la piena apertura della stagione turistica. Quanto a noi, basta essere pronti a viaggiare in sicurezza, proteggendo noi stessi e gli altri. Come la Turchia attende i fratelli italiani per una ormai prossima immersione nelle bellezze locali, architettoniche, naturali e culinarie, così l’Italia, considerata da sempre il Bel Paese, è pronta a condividere il proprio ricchissimo patrimonio culturale e a riabbracciare gli amici turchi, lasciando alle spalle la tristezza che questo coronavirus ha costretto a vivere. A presto, dunque. Yakında görüşmek üzere! :)

 

A cura di Valeria Giannotta

 



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