Chi ha inventato le prime monete e perché?”

La pratica di coniare monete si diffuse rapidamente dalla Lidia nel Vicino Oriente e nelle città greche.

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Chi ha inventato le prime monete e perché?”

Chi ha inventato le prime monete e perché?”

Secondo Eredoto, i lidi furono il primo popolo ad introdurre l’uso di monete d’oro e d’argento e il primo a stabilire i negozi per la vendita al minuto.

I Lidi usarono dapprima una lega d’oro  e d’argento chiamata elettro; poi oro e argento separatamente ma senza figure o scritte. La pratica di coniare monete si diffuse rapidamente dalla Lidia nel Vicino Oriente e nelle città greche.

                Il sistema di pagamento basato sullo scambio non era molto comodo o fattibile in diversi situazioni. Fu proprio per questo che si iniziarono a cercare nuove soluzioni che potessero risolvere questo problema e rendere scambi commerciali più semplici e rapidi. Prima dell’invenzione della moneta si usava il sistema basatosi sul baratto. Si trattava di un’operazione di scambio bilaterale o multilaterale di beni o servizi fra due o più soggetti economici. Nel sistema di baratto il valore dei beni oggetto dello scambio venne considerato sostanzialmente equivalente fra le parti, l’operazione di scambio doveva avvenire appena dopo la produzione e i beni così acqusiti dovevano essere consumati in breve tempo.  

L’ARTE NEI LIDI       

              Le figure emerse sulle monete  d’oro, d’argento e di bronzo sui rilievi della Lidia mostrarono l’effetto  della civiltà ellenistica. Secondo Erodotto, Kroisos, Re di Lidia, regalò al Tempio di Apollon una statuetta d’oro  e gli oggetti personali, i contenitori fatti da oro e argento. Il più crociale  fra questi trovato adesso nel Museo d’Istanbul, fu una statuetta  fatta da avorio. A causa di due sigilli simili alla figura di mezzaluna visto sotto gli ossi zigomatici, questa si chiama ‘servitù della Dea di Luna.’ Un altro monumento antico notevole il rilievo di marmo che fu la parte di un mobile. Tre cervi pascolati e tre equestri sul rilievo davano l’impressione che fosse un’opera di Lidia prodotta sotto influenza della civiltà ellenistica. In questo periodo c’erano tanti artisti allevati negli studi d’arte ellenistica. Il resto delle opere storiche  in particolare  quelle  d’oro e d’argento erano sotto influenza della civilà persiana.

              I Lidi costruivano i loro tempi sulle aree piatte, i loro re invece nei colli cosidetti ‘tumulo’. Questi tumuli oggi sono considerati quelli più maestosi dell’Anatolia. Le pareti delle stanze della tomba esponevano il lavoro d’architettura. Sulle intestazioni di colonna del Tempio di Athena, fu trovato l’alfabeto di Lidia. A carico della lingua,come già citata, la lingua della Lida assomigliava a quella ellenistica. Si intende che nel campo architettonico i lidi sono diventati esempi notevoli per la civiltà Ellenistica. Come architettura però,  oltre alle stanze di tomba nei tumuli non c’è nient’altro rimasto fino ad oggi.

              Erodotto desse l’informazione più interessante  all’articolo della Lidia nel suo primo libro. Secondo questa leggenda Kandaules, il re leggendario, fece vedere il bel corpo di sua moglie alla sua guardia,Gyges,  di nascosto. Il suo risultato fu grave, lui fu sciolse dal trono. E secondo lui, gli etruschi che abitavano lì in quel era, alla fine della fame si emigrarono in Italia.

Lo stato di Lidia visse la sua epoca d’oro e ricca nel periodo del Regno di Re Kroisoss il che aveva vinto un gran fama con l’amicizia ellenistica. Kroisos, con comportamenti umaanistici e ragionevoli diede regali come oggetti d’oro e d’argento e diede la mano a costruire le colonne del Tempio Artemis Efes. Ma nel 546 a.C il re sconfisse e crollò il regno di Lidia. Così col crollare la Lidia nella scena della storia ci furono Persiani.

 


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