Turchia chiama Italia

"Affordable Art Fair" di Milano.

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Turchia chiama Italia

Domenica 9 febbraio si e’ conclusa a Milano "l’Affordable Art Fair" (Fiera d'Arte a prezzi accessibili), una fiera d'arte contemporanea organizzata ogni anno in diversi paesi del mondo. L’ Affordable Art Fair Milano ha l’obiettivo di mettere in mostra le ultime tendenze artistiche, spingendo all’acquisto e alla collezione di arte. Con un prezzo compreso tra 100 e 7.500 euro, le opere mirano a rivoluzionare il modo in cui collezionare l'arte contemporanea. Il progetto coinvolge oltre 85 gallerie locali, nazionali e internazionali che espongono migliaia di opere d'arte originali.

Aperta al pubblico dal 6 febbraio nella cornice del SuperStudioEvents di via Tortona, 27, la fiera questo anno ha scelto Milano come prima tappa del suo tour internazionale. Ma non solo, in quella che e’ una delle piu’ importanti citta’ della moda e del design europeo sono state esposte anche le opere di undici artisti turchi. Allo stand M5 sono presenti i pezzi di Arzum Onan, Burcu Yavuz, Canan Ünal, Deniz Say, Elif Özal Danışman, Gonca Kopuz, Licia Fusai, Seda Eyüboğlu, Senem Erseven, Seval Özcan e Tuncay Topçu, protagonisti indiscussi di questo evento per diversi motivi. Certamente, non e’ la prima volta che artisti turchi partecipano ad una tale organizzazione. Il loro coinvolgimento rientra, infatti, nell’ambito di azione dell’"Associazione degli artisti turchi contemporanei a Parigi" (Association des Artistes Contemporains de Turquie a Paris-ACT), istituita nella capitale francese nel 2015.  Il suo fondatore e presidente, Nazan Aktan, ha spiegato che ‘’l’Associazione è stata fondata al fine di sviluppare e migliorare i rapporti di amicizia tra Turchia e Francia attraverso la diffusione di attivita’ artistiche’’. Il presidente ha anche aggiunto: “l’obiettivo primario dell'Associazione degli artisti turchi contemporanei a Parigi è quello di introdurre la Turchia e  gli artisti turchi in tutta Europa, partendo dalla Francia. Per questo motivo, organizziamo mostre ed eventi e miriamo a sviluppare il dialogo tra la nostra cultura e i Paesi attraverso l'arte’’. Alla base di questa iniziativa vi e’, dunque, una forte convinzione ossia ‘’che l'apprendimento interculturale e l’interscambio culturale, la condivisione di esperienze e conoscenze reciproche possano contribuire a sanare i pregiudizi e le discriminazioni e possano creare nuove amicizie oltre che saldare quelle gia’ esistenti”.

Senza dubbio, la partecipazione di un consistente numero di artisti turchi e’ un fattore positivo che ricalca il ruolo della Turchia come nuovo ponte con le piattaforme artistiche internazionali. Aktan ha, inoltre, evidenziato che la fiera d'arte contemporanea Affordable Art Fair è un'importante opportunità per gli artisti turchi per annunciare i loro nomi nei centri d’arte in cui l'arte è aperta al mondo. “Abbiamo preso parte all'Art Basel Miami SCOPE Art Show lo scorso dicembre”, ha ricordato, “e ci impegniamo a prendere parte a diversi progetti compatibili con la politica della cultura e dell’arte e con i nuovi trends mondiali’’. A parte l’Art Basel Miami SCOPE Art Show, gli undici artisti turchi saranno presenti anche in altre importanti fiere ed eventi in Europa, oltre a due  fiere gia’ in programma a New York.

Il loro amore per l’arte e’ gia’ testimoniato dall’assidua partecipazione alla fiera di Carrousel Du Louvre Artshopping a Parigi, uno dei principali centri d’arte del mondo, dove con la loro associazione mettono in mostra il contributo culturale della Turchia. ‘Essere all’ Affordable Art Fair di Milano e’ certamente un’esperienza entusiasmante oltre ad essere un motivo di vanto e orgoglio, in quanto e’ una vetrina importante per  il mondo’, afferma Aktan. ‘Credo che l'arte sia il linguaggio comune del mondo e mi auguro che tutte queste iniziative costituiscano un buon esempio del fatto che la Turchia e’ vicina all'Europa e al mondo".

In questo esperimento made in Turkey, che vede l’Italia come un trampolino di lancio europeo e internazionale, giace una nuova interpretazione dell’ arte. Nata come mezzo di espressione e strumento estetico per eccellenza, l’arte viene ora usata a favore dell’intercultura, per incentivare nuove connessioni, abbattere pregiudizi, intessere amicizie. E’ l’arte a spingere verso nuovi orizzonti, rompendo alcuni cliché storici e sociali. Ed e’ sempre l’arte a fungere da locomotore per rivoluzioni interpretative positive. Ma non solo, e’ la stessa arte l’anello di congiunzione della multiculturalità sociale, oltre ad essere un prezioso strumento di scambio, di educazione e di relazione.  

In una propsettiva piu’ ristretta, l’arte rimane un fattore cardine dei rapporti italo-turchi. Innumerevoli sono gli esempi di scambi artistici e di eventi culturali, ma uno piu’ degli altri ha recentemente emozionato gli italiani: la mostra organizzata dagli artisti turchi in supporto a Venezia lo scorso dicembre. Insomma, queste inziative dimostrano, ancora una volta, quanto grande sia l’amicizia che unisce la Turchia all’Italia. Infatti, dopo l’acqua alta che ha colpito Venezia in Novembre, vi e’ stato un insieme di iniziative di solidarieta’ per dare un segno concreto, una manifestazione di affetto e di interesse per cio’ che Venezia rappresenta. ‘La risposta che abbiamo avuto e abbiamo in Turchia e’ veramente molto positiva e testimonia i legami che ci sono con quella citta’ e l’emozione che qualsiasi cosa riguardi Venezia suscita in tutti coloro che amano l’arte’, ha commentato l’Ambasciatore italiano ad Ankara, Massimo Gaiani.

Tutto questo dinamismo nei due sensi, sia in forma tradizionale che innovativa come l’Affordable Art Fair, non fa che dare prova del grande interesse che i turchi hanno per cio’ che l’Italia rappresenta in termini di cultura, ma anche del crescente interesse italiano per tutte le forme culturali, moderne e antiche, che coinvolgono la Turchia. Tra gli esempi piu’ recenti vi e’ da annoverare l’inaugurazione della mostra fotografica dell’artista turco Ara Güler, che dopo Londra, Parigi, Kyoto e New York, il 29 gennaio ha aperto le sue porte al pubblico italiano a Roma. Ma di questo parleremo dettagliatamente nelle prossime puntate.

 



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