Sale a 51 il bilancio delle vittime degli incendi nel sud del Cile

E' salito ad almeno 51 il bilancio delle vittime degli incendi che stanno devastando il centro e il sud del Cile.

Lo hanno reso noto i funzionari cileni.

Ieri il presidente cileno Gabriel Boric ha annunciato la morte di almeno 46 persone, avvertendo che il bilancio sarebbe potuto aumentare.

Numerosi incendi sono scoppiati in molte parti delle città costiere di Valparaiso e Vina del Mar.

Il ministro dell'Interno cileno Carolina Toha, nella conferenza stampa, ha sottolineato che si ritiene che alcuni incendi siano stati appiccati "intenzionalmente" e ha osservato che finora sono stati bruciati 43mila ettari.

Nella sua dichiarazione sul suo account di social media X, il presidente Gabriel Boric ha dichiarato che è stato dichiarato lo stato di emergenza.

"Abbiamo inviato tutte le nostre squadre nelle zone centrali e meridionali del paese per intervenire sugli incendi", ha detto.

In un altro post, Boric ha dichiarato che hanno tutte le risorse tecniche e umane per combattere gli incendi boschivi e che non lasceranno sole le persone colpite dal disastro.

Si è appreso che gli incendi si stavano diffondendo rapidamente verso le città di Concon, Quintero e Maitencillo.

Nei resoconti dei media cileni è stato riferito che un incendio è scoppiato nel Parco Naturale del Lago Penuelas, a circa 20 chilometri dalla città di Valparaiso.

Nella dichiarazione rilasciata dal Servizio nazionale di prevenzione e risposta ai disastri (Senapred), è stato annunciato che l'incendio si è propagato rapidamente a causa del forte vento e in alcune città sono state avviate procedure di evacuazione.