Soldati di nazionalità francese tra i ranghi dell'esercito israeliano

Quota di soldati di origine francese all'interno dell'esercito israeliano...

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Soldati di nazionalità francese tra i ranghi dell'esercito israeliano

I francesi rappresentano la seconda maggiore presenza militare straniera all'interno dell'esercito israeliano dopo gli Stati Uniti.

Dal 7 ottobre, Israele ha mobilitato tutte le sue forze armate, compresi i riservisti, affinché partecipino attivamente all'assedio e all'invasione di terra della Striscia di Gaza.

Il personale schierato comprende un numero significativo di francesi, il secondo maggior numero di cittadini stranieri all'interno dell'esercito israeliano.

Questa partecipazione solleva interrogativi sull'atteggiamento delle autorità francesi, che sembrano essere estremamente indifferenti nei confronti dei cittadini con doppia cittadinanza israeliana.

Quota di soldati di origine francese all'interno dell'esercito israeliano

Secondo Europe 1, più di 4 mila francesi, con doppio cittadinanza e volontari non israeliani, si trovano tra file dell'esercito israeliano.

Questi soldati, siano essi membri dell'esercito regolare o volontari, partecipano attivamente alle operazioni in corso a Gaza.

Il governo francese sembra fornire un tacito sostegno alla partecipazione volontaria, il che solleva dubbi sulla posizione ufficiale della Francia sulla questione.

Secondo un portavoce dell'esercito israeliano, 4 mila 185 francesi sono già stati integrati nei ranghi dell'esercito nel 2018.

Senza mettere in dubbio il coinvolgimento di questi volontari francesi nell'esercito israeliano, i media francesi hanno dato ampio spazio alle loro storie "dettagliate" e "elogiative".

Ad esempio, i giornalisti di Europe 1 hanno riportato acriticamente commenti che descrivono la partecipazione di questi volontari francesi come una ricerca di "adrenalina" e il desiderio di "vedere il mondo".

Nessuna reazione da parte delle autorità francesi

Nonostante i video che mostrano questi soldati con doppia cittadinanza mentre abusano e torturano i detenuti palestinesi e minacciano le personalità politiche francesi che sostengono la causa palestinese, il governo francese non ha reagito finora.

Tuttavia, il deputato del partito francese "Francia senza vergogna" (LFI), Thomas Portes ha chiesto un procedimento penale contro i soldati israeliani, che sono anche cittadini francesi, coinvolti in crimini di guerra contro i palestinesi.

In un'intervista rilasciata all'Agenzia Anadolu il mese scorso, Portes ha espresso il suo sdegno con le seguenti parole: "Visti i crimini di guerra commessi dall'esercito israeliano a Gaza e in Cisgiordania, la partecipazione di cittadini francesi a questi crimini è inaccettabile. La Francia deve condannare con la massima fermezza la partecipazione (dei suoi cittadini) a questo crimine di guerra".

La significativa partecipazione di cittadini francesi tra le file dell'esercito israeliano sottolinea sia l'indifferenza della Francia nei confronti di questi cittadini, sia il rapporto attivo tra Parigi e Tel Aviv a livello di sicurezza, militare e finanziario.

Data la situazione, l'incoerenza della posizione politica francese solleva interrogativi sulla vera natura degli appelli della Francia per un "cessate il fuoco" nella regione.



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