Gli israeliani chiedono le dimissioni di Netanyahu

Gli israeliani continuano a chiedere le dimissioni del primo ministro Benjamin Netanyahu in seguito alla pausa umanitaria nei combattimenti nella Striscia di Gaza...

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Gli israeliani chiedono le dimissioni di Netanyahu

Gli israeliani continuano a chiedere le dimissioni del primo ministro Benjamin Netanyahu in seguito alla pausa umanitaria nei combattimenti nella Striscia di Gaza, dove l'esercito israeliano ha occupato parti del territorio, stretto il blocco e approfondito la crisi umanitaria con attacchi incessanti.

Karen Saar, una donna israeliane che ha partecipato alla protesta organizzata nei pressi della residenza di Netanyahu a Gerusalemme Ovest per chiedere le dimissioni del primo ministro, affermando di aver partecipato alla protesta contro la corruzione di Netanyahu e il suo tentativo di "cambiare il regime" in Israele. Saar, ha dichiarato:

"Attraverso questa manifestazione vogliamo dimostrare che dopo una tale catastrofe non si può rimanere al potere. Netanyahu potrebbe proseguire la guerra per rimanere al potere. Sono sconvolto dal bilancio delle vittime a Gaza, le immagini sono orribili. Sono favorevole a una soluzione permanente piuttosto che a un nuovo round ogni volta”.

Yair Katz, un ingegnere in pensione che ha partecipato alla manifestazione indossando una maglietta con la scritta "Dimettiti ora", ha affermato di aver incolpato Netanyahu degli eventi in corso dal 7 ottobre per aver indebolito l'esercito e diviso la società.

Katz commentando la dichiarazione di Netanyahu secondo cui sarebbe stato ritenuto responsabile dopo la fine dell'attacco a Gaza, ha aggiunto:

"Netanyahu non sarà mai ritenuto responsabile. Avrà sempre una scusa dopo la fine della guerra".

Durante la leadership di Netanyahu in Israele, è stato annunciato che a partire dal 7 ottobre hanno perso la vita 1.200 israeliani, tra cui più di 310 soldati, e 5 mila 132 persone sono rimaste ferite negli attacchi provenienti dalla Striscia di Gaza sotto assedio.

Dall’altra parte il governo di Gaza, ha annunciato che dal 7 ottobre sono state uccise 14 mila 854 persone, tra cui più di 6 mila 150 bambini e 4 mila donne.

Dal 7 ottobre, nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme, 232 palestinesi sono stati uccisi in attacchi delle forze israeliane e dei coloni ebrei.

A Gaza, l'esercito israeliano ha colpito gli insediamenti o gli edifici principali per costringere l'evacuazione di decine di ospedali in cui si erano rifugiati decine di migliaia di feriti e civili. Alcuni ospedali sono stati saccheggiati durante l'occupazione. Centinaia di persone sono state uccise e ferite negli attacchi.

L'esercito israeliano continua l'occupazione del nord e dei centri urbani della Striscia di Gaza, dove la devastazione si intensifica sotto il blocco e lo sfollamento forzato di circa 1,7 milioni di palestinesi.

 



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