Pentagono: ”Non sosteniamo un cessate il fuoco a Gaza”

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (Pentagono) ha dichiarato di non sostenere un cessate il fuoco tra Israele e Hamas  in quanto teme che possa portare ad un "raggruppamento" di Hamas.

Il portavoce del Pentagono, il generale Pat Ryder, ha risposto alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa.

Riguardo agli scontri nella Striscia di Gaza, Ryder ha dichiarato: "Non sosteniamo un cessate il fuoco che darebbe ad Hamas il tempo di riorganizzarsi e mettere in pericolo i cittadini israeliani e altre persone.

Ho sentito che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è favorevole all'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e a una pausa umanitaria per consentire ai prigionieri e ad altri cittadini di uscire. Anche il segretario della Difesa Lloyd Austin ha discusso la consegna di aiuti umanitari ai civili palestinesi nella regione nei suoi colloqui con i suoi omologhi.”

Nel frattempo, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, ha riferito:

"Ogni pausa nei combattimenti rappresenta un vantaggio per Hamas. Questo in effetti è un dato di fatto. Ci sono molti fatti che sono complicati qui. Una pausa umanitaria sarebbe positiva per il rilascio dei prigionieri. Però si può essere certi che Hamas la userà anche a suo vantaggio".

La mattina del 7 ottobre, il braccio armato di Hamas, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, hanno avviato un’operazione a vasta portata con la motivazione di "rispondere alle continue violazioni di Israele contro i palestinesi e i loro valori sacri, in particolare la Moschea di Al-Aqsa", mentre l'esercito israeliano ha lanciato un intenso bombardamento aereo sulla Striscia di Gaza.

L'escalation della tensione ha provocato migliaia di morti da entrambe le parti.