Trump aspetta di essere incriminato nell'indagine elettorale "da un giorno all'altro"

L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ritiene che gli stia per piovere sul capo "da un momento all'altro" l'accusa per l'assalto al Campidoglio nel gennaio 2021; e denuncia che questo costituirà un'ingerenza elettorale da parte del governo di Joe Biden.

"Da un momento all'altro vedrà la luce un'accusa da parte dello squilibrato Jack Smith e della sua banda di teppisti altamente partigiana relativa al mio discorso pacifico e patriotico", ha sostenuto sul suo social network, Truth Social, riferendosi allo pubblico ministero incaricato del caso.

L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato lunedì che si aspetta di essere incriminato da un gran giurì federale "da un giorno all'altro" con l'accusa relativa agli sforzi per ribaltare i risultati delle elezioni del 2020.

Trump ha insistito sul fatto che il caso, così come le accuse separate relative all'indagine del consigliere speciale Jack Smith sulla conservazione illegale di documenti riservati, sono motivate politicamente. Smith ha difeso l'integrità delle sue indagini, sostenendo che tutti i cittadini statunitensi sono trattati allo stesso modo ai sensi della legge.

Negli USA, il 6 gennaio 2021, gruppi di estrema destra e sostenitori di Donald Trump avevano assalto l'edificio del Congresso, dove si è tenuta la sessione per confermare i risultati delle elezioni del 3 novembre 2020.

Nel raid hanno perso la vita 5 persone, tra cui 1 agente di polizia. Trump, processato per destituzione per istigazione alla rivolta a causa del raid, è stato assolto nel voto al Senato del febbraio 2021.

I democratici alla Camera dei rappresentanti hanno formato un comitato e hanno iniziato a indagare sull'incidente, nonostante le obiezioni dei repubblicani.

Anche il ministero della Giustizia sta conducendo le proprie indagini sulla questione.