Zelensky: "Insieme dobbiamo fare tutto il possibile per garantire il mercato alimentare globale”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che il segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres dovrebbe agire oltre alle parole per quanto riguarda il corridoio del grano.

Zelensky ha incontrato il primo ministro irlandese Leo Varadkar a Kiev, la capitale dell'Ucraina.

Alla conferenza stampa congiunta organizzata al termine dell'incontro, Zelensky ha ringraziato il popolo irlandese per aver dato rifugio a 86 mila ucraini in fuga dalla guerra.

Zelensky affermando di aver dato informazioni sugli attacchi della Russia all'Ucraina la scorsa notte, ha dichiarato: "È estremamente importante che ogni Paese che vuole la pace nel mondo condanni apertamente e chiaramente il terrorismo russo e faccia sforzi congiunti per superare questa aggressione".

Il presidente ucraino riferendo che durante l'incontro si è discusso di questioni di sicurezza e di interazione politica, nonché di misure congiunte che potrebbero rafforzare l'Ucraina nella difesa contro l'aggressione russa, ha aggiunto:

"Insieme dobbiamo fare tutto il possibile per garantire che il mercato alimentare globale rimanga stabile nonostante i tentativi della Russia di provocare nuove crisi e di usare la fame e l'instabilità come arma”.

Volodymyr Zelensky sottolineando che il corridoio del grano nel Mar Nero deve essere sicuro, ha dichiarato:

"In quanto conosco la Russia a tutti gli effetti, questo corridoio non sarà sicuro a meno che le Nazioni Unite non inizino a lavorare in modo molto chiaro e deciso a livello del segretario generale. Occorrono parole molto forti (da parte del segretario generale delle Nazioni Unite), tuttavia anche azioni pratiche. Questo non l'abbiamo ancora visto".

Zelensky osservando che l'Ucraina sta lavorando con la Turkiye a diversi livelli, ha detto: "Possiamo parlare con il presidente della Turkiye di come agire, di come garantire la sicurezza in questo corridoio. Ci sono diverse dimensioni qui. Abbiamo sollevato la questione dei singoli convogli, che devono essere discussi non solo con la Turkiye ma anche con gli altri partner".