Guterres: " Piangiamo per  migliaia di vittime del terremoto"

Guterres ha affermato che le persone stanno attraversando "un incubo dopo l'altro" dopo che il disastro del terremoto ha colpito la regione tra Türkiye e Siria che ora diventa una crisi umanitaria.

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Guterres: " Piangiamo per  migliaia di vittime del terremoto"

Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres  ha detto che  i due grandi terremoti  definiti come "il disastro del secolo" avvenuti a Kahramanmaraş in Türkiye di magnitudo 7,7 e 7,6 avvenuti il 6 febbraio sono uno dei piu' grandi disastri naturali della nostra era". Parlando ai giornalisti a New York alla sede dell'ONU, Guterres  ha valutato la tragedia in Türkiye."Siamo in lutto per  migliaia di vittime del terremoto, sale drammaticamente  il bilancio. Sono andati distrutti migliaia di edifici. Decine di migliaia di persone sono nelle strade in condizioni invernali. Scuole e ospedali sono distrutti. I bambini subiscono un trauma permanente", ha affermato sottolinenado di non aver ancora compreso i danni della distruzione e della crisi umanitaria causata dai terremoti,  descritti come "uno dei più grandi disastri naturali del nostro tempo".Guterres ha affermato che il primo convoglio di soccorso ha raggiunto la Siria dal valico di frontiera di Babül Air ieri, ma ha sottolineato che sono necessari molti più di.

Guterres ha affermato che le persone stanno attraversando "un incubo dopo l'altro" dopo che il disastro del terremoto ha colpito la regione tra Türkiye e Siria che ora diventa una crisi umanitaria.

Il segretario generale dell'ONU, Guterres ha ricordato che la Türkiye ospita oltre 3,6 milioni rifugiati siriani da 10 anni dimostrano una vera generosita', ed ora tocca all'ONu a fare il meglio per aiutare il governo turco dopo il disastro del secolo.

Guterres ha invitato la comunità internazionale a mostrare al popolo turco e siriano lo stesso "sostegno e generosità" che ha mostrato a milioni di profughi sfollati: "Ora è il momento di sostenere il popolo turco e siriano" , ha concluso.



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