Il Pentagono completa la revisione del posizionamento globale

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (Pentagono) ha completato la revisione del posizionamento globale, in conformità con le istruzioni emesse dal presidente Joe Biden poco dopo il suo insediamento...

1740511
Il Pentagono completa la revisione del posizionamento globale

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (Pentagono) ha completato la revisione del posizionamento globale, in conformità con le istruzioni emesse dal presidente Joe Biden poco dopo il suo insediamento.

Un alto funzionario che ha rilasciato dichiarazioni sull'argomento ai giornalisti, nel Pentagono, ha affermato che la presenza militare degli Stati Uniti nella regione indo-pacifica e la competitività con la Cina sono al centro della suddetta revisione e ha sottolineato che le truppe permanenti saranno schierate su alcuni isole del Pacifico e dell'Australia.

Il funzionario rendendo noto che alla luce della revisione del posizionamento globale, si sta studiando sui nuovi schieramenti nel Pacifico, ha indicato che in futuro verranno inviate più truppe in Europa.

Il funzionario ricordando che il presidente Joe Biden ha ritirato la decisione dell’ex-presidente Donald Trump di ridurre il numero di truppe schierate in Germania a 25 mila, ha condiviso l’informazione che il segretario della Difesa Lloyd Austin, sulla base dei risultati preliminari dell'indagine, ha ordinato che una forza di 500 soldati con un certo numero di elicotteri e capacità di difesa regionale venga schierata in questo Paese.

Il funzionario spiegando che in conformità con le raccomandazioni del rapporto di revisione, gli Stati Uniti hanno trasferito parte del loro sistema di difesa missilistica e della potenza navale in Medio Oriente in Europa e nel Pacifico, ha affermato che di fronte alle minacce provenienti dall'Iran, si raccomanda di continuare a fornire la forza e il sostegno necessari per la lotta contro il DAESH.

Il funzionario ha osservato che la valutazione della presenza militare degli Stati Uniti in Medio Oriente e in Africa è ancora in corso e potrebbe continuare a spostare le forze da queste regioni.



NOTIZIE CORRELATE