La polizia israeliana interviene con proiettili di gomma contro i palestinesi

La polizia israeliana è intervenuta contro i palestinesi che erano di guardia per impedire i raid di fanatici ebrei nella moschea Al-Aqsa occupata, ferendo più di 278 persone.

Migliaia di palestinesi hanno eseguiti le loro preghiere mattutine nella moschea Al-Aqsa, nella Città Vecchia di Gerusalemme Est. Alla fine della preghiera i palestinesi hanno organizzato una manifestazione nel cortile della moschea, lanciando takbir.

Dopo la protesta, molti palestinesi sono rimasti nella moschea per impedire il raid da parte di ebrei fanatici.

Successivamente, la polizia israeliana, facendo irruzione nella moschea Al-Aqsa, è intervenuta violentemente contro i palestinesi con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e granate assordanti.

La polizia israeliana ha attaccato anche il cameraman dell'Agenzia Anadolu (AA) Fayiz Abu Rumeyle, che stava seguendo gli incidenti presso la moschea Al-Aqsa nella Gerusalemme est occupata, e ha ferito il fotoreporter di AA Mustafa al-Haruf con proiettili di gomma.

Un colono ebreo ha anche guidato il suo veicolo sui palestinesi che manifestavano vicino alla Porta dei Leoni della moschea Al-Aqsa.

Mentre i palestinesi hanno risposto lanciando pietre all'intervento della polizia israeliana, continua l'attacco della polizia israeliana ad Harem-i Sharif.

La Mezzaluna Rossa palestinese ha riferito che centinaia di palestinesi sono rimasti feriti e ad alcuni dei suoi dipendenti è stato impedito di entrare nella moschea Al-Aqsa.

Il direttore della Fondazione moschea al-Aqsa, lo sceicco Omar El-Qisvani, ha chiesto aiuto al mondo islamico attraverso gli altoparlanti dell'Harem-i Sharif.

Gli ebrei fanatici celebrano l'anniversario della guerra dei sei giorni quando Israele invase Gerusalemme est, come "il giorno di Gerusalemme" secondo il calendario ebraico.