USA, Pentagono ordina alle truppe inviate come rinforzi a Washington di tornare alle loro basi

"Nessuno ha fatto tanto lavoro quanto Trump per la comunità afroamericana"...

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USA, Pentagono ordina alle truppe inviate come rinforzi a Washington di tornare alle loro basi

Le truppe inviate come rinforzi nella capitale degli Stati Uniti, Washington DC, a causa delle proteste scoppiate a seguito dell'uccisione dell'afroamericano George Floyd, causato dalla violenza della polizia, torneranno alle loro guarnigioni.

Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (Pentagono) ha ordinato a 900 soldati e polizia militare dispiegati vicino a Washington di tornare alle loro basi.

Nel frattempo, il presidente Donald Trump durante una conferenza stampa tenutasi nel cortile della Casa Bianca, riferendosi agli eventi di violenza durante le proteste scoppiate a seguito dell'uccisione di Floyd, ai governatori degli Stati ha dato il messaggio seguente:

"Spero che voi chiamate in servizio la guardia nazionale, non esitate a chiamarmi. Propio come abbiamo fatto a Minneapolis, possiamo agire molto velocemente. Abbiamo avuto un grande successo lì”.

Per quanto riguarda le misure prese nei confronti della comunità afroamericana, Trump ha dichiarato: 

"Nessuno ha fatto tanto lavoro quanto Trump per la comunità afroamericana. Spero che George Floyd ci veda dall'alto e dica che ciò che sta accadendo nel nostro paese è meraviglioso. Oggi è un giorno perfetto per lui, per tutti. Oggi è un giorno perfetto in termini di uguaglianza”

Nel frattempo, il sindaco della capitale Washington DC, Muriel Bowser, nel mezzo di 16th Avenue che porta alla Casa Bianca, ha dato la direttiva per scrivere a grandi lettere lo slogan "La vita delle persone di colore è importante" e ha dichiarato che una parte della strada vicino alla Casa Bianca d'ora in poi sarà chiamata la piazza di "La vita delle persone di colore è importante”

In risposta a questo atto, Trump su Twitter ha scritto: “Bowser è completamente incompetente e in nessun modo in grado di dirigere una grande città come Washington DC. Se le guardie nazionali non fossero scesi in campo, Bowser non sarebbe stato in grado di svolgere un lavoro migliore del sindaco di Minneapolis. Nelle ultimi giorni le guardie nazionali hanno evitato un’immensa vergogna nelle proteste di Washington DC. Se Bowser non va d'accordo con le guardie nazionali, porteremmo un gruppo diverso”

D'altra parte, dopo l'omicidio di George Floyd, l'amministrazione della città di Minneapolis ha deciso di vietare agli agenti di polizia di premere il collo dei sospetti con un ginocchio durante la detenzione o stringendogli il collo attorno al braccio. L'uso di gas lacrimogeni o i proiettili di plastica per controllare la folla in casi simili di proteste di strada, da parte della polizia rimarrà collegato all'autorizzazione dei capi superiori.

 



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