Nucleare Iran, accordo vicino ma resta impasse su armi e missili

UFA, Russia (Reuters) - I colloqui in corso fra l'Iran e sei potenze mondiali sono ad un soffio da uno storico accordo che potrebbe mettere fine ad una disputa sulle ambizioni nucleari di Tehran che va avanti da oltre 12 anni, nonostante restino da definire questioni centrali come armi e commercio dei missili.

Nel corso delle ultime due settimane, l'Iran, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia, la Germania, la Russia e la Cina hanno prorogato per due volte la scadenza dei negoziati per portare a termine un accordo in base al quale Teheran limiterebbe le sue attività nucleari per più di un decennio in cambio della fine delle sanzioni. L'ultima proroga era stata fissata per domani.

Ieri sera, nel corso di una conferenza stampa, il segretario di Stato John Kerry ha detto che non c'è "fretta" di arrivare ad un accordo, e che si stanno facendo "reali progressi", ma che "non si potrà stare seduti ad un tavolo per sempre".

Anche il presidente iraniano Hassan Rouhani ha riconosciuto che i colloqui sono entrati "nella fase finale".

I Paesi occidentali accusano l'Iran di stare cercando di costruire armi atomiche, mentre Tehran dice che il suo programma è pacifico. Un accordo dipenderà in gran parte dalla accettazione da parte degli iraniani di vincoli al loro progetto in cambio dell'allentamento delle sanzioni economiche imposte dall'Onu con Usa ed Ue.

Il raggiungimento di un'intesa costituirebbe una pietra miliare nella riduzione delle tensioni fra Iran e Stati Uniti che sono andate avanti a fasi alterne dalla rivoluzione iraniana del 1979. E sarebbe anche un successo politico per il presidente Usa Barack Obama e per il presidente iraniano Hassan Rouhani.