Libia, Renzi: crisi in mano a tribù

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Libia, Renzi: crisi in mano a tribù


 La Libia può tornare all'ordine solo con un accordo tra le tribù del Paese che in questo momento sono in contrapposizione tra di loro, mentre l'impegno politico internazionale può solo agevolare una eventuale intesa.

Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Washington durante una conferenza stampa con il presidente Usa Barack Obama commentando la crisi del Paese, in preda ai disordini che hanno aperto la strada anche gruppi terroristici. Il Paese ha anche due assemblee legislative, una votata il 25 giugno scorso, l'altra cosiddetta dei ribelli di Tripoli.

"O la pace le fanno le tribù o non la fa nessuno. Sono loro che devono trovare un accordo. Poi c'è il lavoro politico. Noi cerchiamo di agevolare il raggiungimento dell'intesa anche con il lavoro del rappresentante speciale dell'Onu Bernardino Leon", ha detto Renzi alla Casa Bianca.

Il premier, considerando che l'Italia è in prima linea anche per questioni geografiche che la rendono il primo Paese raggiungibile dai barconi di migranti in fuga dal Nord Africa, molti dei quali partono proprio dalla Libia, ha aggiunto che Roma è pronta "a prendere la responsabilità della leadership nella lotta al terrorismo".

"Per questo sono cruciali anche le parole del presidente Obama che fermare il traffico degli esseri umani è una priorità anche per gli Usa", ha aggiunto.

Obama, rispondendo a una domanda, ha detto di non aver parlato con Renzi del possibile uso di droni in Libia, ma ha precisato che "non risolveremo il problema con qualche attacco di droni o poche operazioni militari".

Un peschereccio italiano è stato sequestrato alle prime ore di oggi al largo delle coste libiche da un rimorchiatore apparentemente appartenente alle forze governative libiche, ma è stato liberato dopo l'intervento di un'imbarcazione della Marina militare italiana.

Ieri altri 41 migranti sono morti nel Mediterraneo nel naufragio di un barcone partito dalla Libia. Ed è sempre di ieri la notizia che la polizia di Palermo ha fermato 15 migranti africani, perché accusati di aver ucciso almeno 10 persone di religione cristiana, gettandole in mare.

Per Renzi il terrosimo "non è un problema du scontro tra religioni ma di dignità umana".

Riferendosi all'impegno italiano nelle missioni internazionali al fianco degli Stati Uniti, Renzi ha ribadito che l'Italia estenderà la sua presenza in Afghanistan oltre fine anno: "Le truppe del nostro Paese resteranno in Afghanistan mesi in più rispetto a quanto preventivato perché se gli Stati Uniti ritengono che serva di più, l'Italia farà la propria parte".

 

REUTERS 

 


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