Combattimenti in Ucraina orientale nonostante sforzi per tregua

ARTEMIVSK/VUHLEHIRSK, Ucraina (Reuters) - I combattimenti infuriano nell'Ucraina orientale nonostante gli sforzi europei per resuscitare il cessate-il-fuoco, il giorno dopo che i separatisti filorussi hanno respinto la tregua costringendo migliaia di militari a lasciare una cittadina strategica.

Le nazioni occidentali continuano ad avere fiducia nell'accordo di pace mediato da Francia e Germania la settimana scorsa, benché i ribelli l'abbiano violato conquistando l'importante snodo ferroviario di Debaltseve.

Oggi sono proseguiti i bombardamenti vicino alla cittadina, e fonti locali nel territorio sotto il controllo governativo dicono che i ribelli hanno lanciato colpi di mortaio contro un altro centro più a sud. Kiev teme che si preparino a un assalto vicino al porto di Mariupol.

Migliaia di soldati sfiniti e demoralizzati ieri si sono ritirati da Debaltseve in una delle più pesanti sconfitte subìte da Kiev nei dieci mesi di combattimenti, costati la vita a oltre 5.000 persone.

Rappresentanti europei e Usa hanno espresso la speranza che la tregua tenga ora che i ribelli, che combattono per un territorio definito dal presidente Vladimir Putin "Nuova Russia", hanno raggiunto il loro obiettivo di conquistare Debaltseve.

Ma corrispondenti Reuters fuori da Vuhlehirsk, cittadina in mano ai ribelli, dicono che colpi di artiglieria continuano a cadere su Debaltseve, anche se con minore intensità.

I leader di Germania, Francia, Ucraina e Russia hanno concordato in una telefonata di fare un nuovo tentativo per sostenere la tregua e assicurare che gli altri termini dell'accordo di pace siano rispettati.

La Casa Bianca si è detta "profondamente preoccupata" per le notizie dei combattimenti e il comandante militare della Nato, il generale Philip Breedlove, ha detto di non credere che la tregua sia mai iniziata: "E' un cessate-il-fuoco solo di nome", ha detto Breedlove durante una visita in Kosovo.