Ucraina, leader separatisti filorussi a Luhansk annuncia dimissi

GINEVRA (Reuters) - Il leader dei separatisti filorussi nella regione di Luhansk, in Ucraina, si è dimesso.

Le dimissioni di Valery Bolotov sono le seconde in una settimana di un alto esponente dei separatisti, dopo che il capo della regione di Donetsk, Aleksandar Borodai, ha lasciato il suo posto lo scorso 7 agosto.

Intanto, un alto funzionario della Croce rossa andrà a Kiev e Mosca per discutere come gestire l'invio di aiuti russi nell'Ucraina orientale.

Laurent Corbaz, capo delle operazioni per l'Europa e l'Asia centrale, insisterà sul "ruolo strettamente umanitario" dell'agenzia e sul fatto che "l'invio di aiuti non dovrebbe essere politicizzato", spiega la portavoce della Croce rossa Anastasia Isyuk.

Corbaz dovrebbe lasciare Ginevra in giornata.

Un convoglio russo carico di aiuti - che a Kiev si teme possa coprire un'eventuale azione militare - è in viaggio verso l'Ucraina orientale da un paio di giorni.

"La questione della procedura per attraversare il confine deve ancora essere chiarita tra le parti", ha aggiunto Isyuk.

Alla domanda se il convoglio possa entrare in alcune zone dell'Ucraina sotto il controllo dei ribelli, la portavoce ha precisato che la Croce rossa non farà commenti fino a che non sarà raggiunto un accordo definitivo.

Intanto i separatisti filorussi riferiscono di pesanti bombardamenti in diverse zone intorno alla loro roccaforte di Donetsk, dove le forze governative stanno cercando di aumentare la propria presa.

Al momento non ci sono notizie di vittime.

Le Nazioni unite ieri hanno fissato il bilancio dei morti tra forze ucraine, ribelli e civili a oltre 2.000 dall'inizio del conflitto ad aprile, quando i separatisti hanno preso il controllo di alcuni edifici statali.