Italia, su deficit strutturale 2017 la nuova sfida con Ue

Il rallentamento della crescita degli ultimi mesi porterà con tutta probabilità Padoan a rivedere al ribasso la stima del Pil del prossimo anno.

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Italia, su deficit strutturale 2017 la nuova sfida con Ue

MILANO (Reuters) - Non far crescere il deficit strutturale il prossimo anno.

Il laborioso confronto sulla manovra economica per il 2017 che attende a Bruxelles il ministro Padoan verterà con tutta probabilità attorno all'andamento di questo indicatore.

La scorsa primavera, a fronte dell'ottenimento di ampia flessibilità per i conti pubblici 2016, il governo si era impegnato a ridurre il deficit strutturale 2017 dello 0,1% del Pil.

Da allora il quadro si è complicato. Il rallentamento della crescita degli ultimi mesi porterà con tutta probabilità Padoan a rivedere al ribasso la stima del Pil del prossimo anno, attualmente ancora a +1,4%. Le più recenti stime, quelle di Ocse e Prometeia, la collocano allo 0,8%.

Teoricamente il deficit strutturale, essendo depurato dagli effetti del ciclo economico, non dovrebbe risentirne ma negli scorsi anni per quello italiano si è invece registrato un parziale peggioramento.

Per questo Padoan, spalleggiato da altri sei Paesi Ue, ha chiesto a Bruxelles una revisione del metodo di calcolo dell'output gap, indicatore della differenza tra crescita potenziale ed effettiva che viene utilizzato per il calcolo del rapporto tra deficit strutturale e pil.

In attesa del verdetto della Commissione europea un piccolo sostegno arriva dalla revisione dei conti nazionali diffusa oggi da Istat.

I nuovi dati evidenziano una maggiore crescita di consumi delle famiglie e investimenti rispetto ai dati precedenti. Un positivo effetto trascinamento per quest'anno sarebbe più leggibile conoscendo lo spaccato dell'ultimo trimestre ma resta un'indicazione positiva per un 2016 avaro di soddisfazioni in campo macroeconomico. 


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