Rifiuti Roma, Raggi evoca rischio sanitario ma promette piano entro 2016

"Oggi in primo luogo occorre affrontare la crisi dei prossimi sei mesi in cui ci hanno trascinato. Noi siamo chiamati a fronteggiare uno stato di crisi sistemica con scarse risorse e tempi estremamente ridotti, dovendo sempre lavorare con il rischio sanit

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Rifiuti Roma, Raggi evoca rischio sanitario ma promette piano entro 2016

ROMA (Reuters) - Mentre Roma sembra aver superato per il momento l'emergenza-spazzatura delle ultime settimane, e i cassonetti sono tornati a essere svuotati regolarmente, la sindaca Virginia Raggi ha detto oggi che la crisi dei rifiuti è "sistemica" il "rischio sanitario" incombe sulla Capitale.

Al tempo stesso la prima cittadina di Roma, nel corso di un consiglio municipale straordinario convocato su richiesta delle opposizioni, ha annunciato che entro la fine dell'anno la giunta presenterà "un progetto impiantistico, funzionale al programma del M5s verso il rifiuti zero", ma non ha fornito dettagli.

"Oggi in primo luogo occorre affrontare la crisi dei prossimi sei mesi in cui ci hanno trascinato. Noi siamo chiamati a fronteggiare uno stato di crisi sistemica con scarse risorse e tempi estremamente ridotti, dovendo sempre lavorare con il rischio sanitario dietro l'angolo", ha detto Raggi, prima donna e primo esponente del Movimento Cinque Stelle a guidare il Campidoglio.

"Il sistema di gestione dei rifiuti a Roma è ingessato, serve un tavolo istituzionale permanente con Regione, prefettura e Ama. Domani l'assessora [Paola] Muraro si recherà in Regione e si inizierà a lavorare alla creazione di questo tavolo".

Da almeno due anni Roma non ha più una discarica ed esporta gli scarti di lavorazione e le balle di cdr (combustibile da rifiuti) in altre regioni o all'estero, con costi elevati. Ma soprattutto il trattamento dei rifiuti nella Capitale (che ne produce oltre 1,5 milioni di tonnellate l'anno) è soggetto da decenni al monopolio di fatto del consorzio privato Colari dell'imprenditore Manlio Cerroni, senza i cui impianti di trattamento la gestione dell'immondizia salterebbe.

Cerroni, già entrato in rotta di collisione con la precedente giunta capitolina, che nel 2013 ha chiuso la discarica di Malagrotta [la più grande d'Europa], è sotto processo insieme ad alcuni funzionari ed ex amministratori locali per traffico di rifiuti.

Nei giorni scorsi l'Autorità anticorruzione ha avviato un'indagine preliminare sull'Ama, la municipalizzata del Comune, in relazione alla gestione dei rifiuti nella Capitale.


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