Scontro treni, indagati due capistazione per i 23 morti in Puglia

La Polizia di Stato ha notificato gli avvisi di garanzia ai capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, per lo scontro ferroviario in Puglia.

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Scontro treni, indagati due capistazione per i 23 morti in Puglia

 

BARI (Reuters) - La Polizia di Stato ha notificato gli avvisi di garanzia ai capistazione di Andria e Corato, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, per lo scontro ferroviario in Puglia, dove intanto sono state tutte identificate le 23 vittime accertate.

Lo riferiscono fonti giudiziarie.

I due, nei prossimi giorni, verranno interrogati nell’ambito dell'inchiesta della procura di Trani sul disastro ferroviario avvenuto martedì.

L'atto serve ai due indagati per poter partecipare, attraverso dei propri consulenti, alle autopsie che si svolgeranno domani al Policlinico di Bari sui corpi dei due macchinisti e di un capotreno deceduti nello scontro.

I reati ipotizzati sono omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario colposo. Nell'avviso di garanzia, firmato dal pm Simona Merra, ai due indagati viene contestato "di aver cagionato l'incidente ferroviario".

L'avvocato di Alessio Porcelli, Massimo Roberto Chiusolo, si è limitato a dire: "quando verrà fissata la data dell'interrogatorio forniremo le nostre spiegazioni".

Al momento non è stato possibile rintracciare il legale dell'altro indagato.

Un pool di cinque magistrati, coadiuvato da Polfer, Squadra mobile e Fiamme gialle, è al lavoro per accertare dinamica e responsabilità dell'incidente avvenuto sulla tratta Andria-Corato della Ferrovia regionale Nord Barese, e per fare chiarezza sui ritardi nei lavori di ammodernamento.

La tratta dell'incidente è ancora a binario unico con la circolazione affidata alle comunicazioni tra capistazione, il cosiddetto 'consenso telefonico' considerato "maggiormente a rischio" rispetto ad altri sistemi, come ha spiegato ieri alla Camera il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.

I 180 milioni di euro di fondi europei alla Regione per il raddoppio dell'intera linea, che per circa 70 chilometri attraversa l'Alta Murgia da Bari a Barletta, sono stati stanziati nel 2009.

I lavori, appaltati da Ferrotramviaria Spa che gestisce la linea da 51 anni, avrebbero dovuto iniziare nel gennaio 2013 con collaudo previsto entro l'ottobre 2015, ma sulla tratta dell'incidente non sono mai iniziati.

Il binario unico (che riguarda attualmente 2.700 chilometri di reti secondarie italiane) di per sé è sicuro in presenza di sistemi di automatizzazione. Che però sulla Bari-Barletta sono stati inseriti finora solo lungo una trentina di chilometri.



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