Abu Omar, Italia condannata da Corte europea Diritti umani

Secondo la Corte le autorità di Roma "sapevano o avrebbero dovuto sapere che (l'operazione di extraordinary rendition) lo avrebbe posto a rischio di maltrattamento", mentre sarebbe stato loro dovere impedirlo.

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Abu Omar, Italia condannata da Corte europea Diritti umani

ROMA (Reuters) - La Corte europea dei diritti umani ha condannato oggi l'Italia al pagamento di un risarcimento ad Abu Omar, l'imam egiziano rapito dalla Cia a Milano nel 2003 con la collaborazione di agenti dell'intelligence italiana.

La corte, che ha sede a Strasburgo ed è un organo del Consiglio d'Europa, ha stabilito che l'Italia ha violato alcuni articoli della Convenzione europea sui diritti umani, in particolare quelli riguardanti il divieto di tortura e di trattamento inumano e il diritto alla libertà e alla sicurezza.

Secondo i giudici, le autorità italiane sapevano che l'imam, il cui vero nome Osama Mustafa Hassan Nasr e a cui era stato concesso asilo politico in Italia, "era stata vittima di un'operazione di 'extraordinary rendition' cominciata con il rapimento in Italia e continuata col trasferimento" in Egitto, dove fu incarcerato in segreto per diversi mesi, dice un comunicato della Corte.

Secondo la Corte le autorità di Roma "sapevano o avrebbero dovuto sapere che (l'operazione di extraordinary rendition) lo avrebbe posto a rischio di maltrattamento", mentre sarebbe stato loro dovere impedirlo.

All'Italia è stato contestato anche di aver utilizzato il principio del segreto di Stato, opposto dal governo durante il processo in Italia agli agenti Cia e italiani, "per garantire che i responsabili non rispondessero delle proprie azioni", e a cui anzi è stata garantita l'impunità di fatto, dice la Corte.

L'Italia dovrà dunque versare ad Abu Omar e alla moglie 85.000 euro, oltre a pagare 30.000 euro di spese processuali.

Un tribunale Usa ha condannato gli oltre 20 agenti americani coinvolti nella vicenda a pagare 1,5 milioni di dollari alla coppia, che però finora non ha ricevuto alcun versamento, dice la Corte europea.

Nel dicembre scorso il presidente Sergio Mattarella ha concesso la grazia parziale a Robert Seldon Lady, il capo del gruppo Cia che era stato condannato in Italia a nove anni per il sequestro Abu Omar.



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