Italia, Fmi: per calo 10 punti debito/pil a 2020 serve crescita

"Per alcuni paesi (Austria, Belgio, Italia, Giappone, Portogallo), l'impatto potrebbe arrivare fino al 10%" nota il Fondo.

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Italia, Fmi: per calo 10 punti debito/pil a 2020 serve crescita

MILANO (Reuters) - Con una crescita economica che riuscisse ad arrivare al 4% nominale nel 2017, l'Italia potrebbe beneficiare di una riduzione del rapporto debito/Pil fino a 10 punti percentuali entro il 2020.

È quanto afferma il Fondo monetario internazionale nel Fiscal Monitor semestrale di aprile intitolato "Now is the time. Fiscal policies for sustainable growth".

Secondo il Fondo, se la recente situazione di bassa crescita e bassa inflazione, che spinge in alto il debito/Pil, lasciasse spazio a una crescita nominale del 4% nel 2017, il livello medio del rapporto per le economie avanzate risulterebbe nel 2020 di 6 punti percentuali inferiore rispetto all'attuale situazione.

"Per alcuni paesi (Austria, Belgio, Italia, Giappone, Portogallo), l'impatto potrebbe arrivare fino al 10%" nota il Fondo.

Il trend di discesa del debito/Pil, pari al 132,1% a fine 2014, secondo le stime Fmi sarà ben più lento di quanto previsto dal governo nel recente Documento di Economia e Finanza.

Il Fmi stima ora un rapporto al 133,8% nel 2015 e, interrompendo gli anni di rialzo, al 132,9% nel 2016 (da 136,5% e 134,1% stimati in ottobre) [ID:nL5N0XB45D]. Il calo continuerebbe poi con un valore del 128,7% nel 2018, rimanendo cinque punti sopra il livello previsto dal Def (123,4%), per poi passare al 122,4% nel 2020.

In tema di deficit/Pil, le stime degli economisti del Fondo indicano un rapporto al 2,6% quest'anno e in discesa il prossimo all'1,7%, sostanzialmente in linea col le previsioni del Def (+2,6%, +1,8%). Nel Fiscal Monitor dello scorso ottobre veniva indicato un deficit più contenuto sia nel 2015, 2,3%, sia nel 2016, 1,3%.

Il Fiscal Monitor contiene inoltre le proiezioni sul bilancio strutturale italiano: per quest'anno il Fmi prevede un deficit dello 0,4% (stima invariata rispetto allo scorso ottobre) e per il 2016 un surplus dello 0,2% (dallo 0,1% di ottobre).

Le stime del World Economic Outlook indicano per l'Italia una crescita dello 0,5% nel 2015 e dell'1,1% nel 2016, con un inflazione nulla quest'anno e allo 0,8% il prossimo.

 


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