Grandi opere, arrestato ex dirigente ministero, 51 indagati

266265
Grandi opere, arrestato ex dirigente ministero, 51 indagati


FIRENZE/ROMA (Reuters) - L'ex responsabile della missione per le "Grandi Opere" del ministero dei Lavori pubblici e altre tre persone sono stati arrestati nell'ambito di un'inchiesta sulla presunta gestione illecita di alcuni appalti per la realizzazione di linee ferroviarie e autostradali, ha annunciato il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo.

Secondo il capo del Ros dei Carabinieri Mario Parente, gli appalti oggetto dell'inchiesta hanno un valore complessivo di 25 miliardi di euro.

I quattro arrestati sono indagati a vario titolo per "induzione indebita, corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà di scelta del contraente", ha detto durante una conferenza stampa a Firenze il capo della Procura.

Nell'inchiesta, ha detto il magistrato, ci sono anche altri 47 indagati. I carabinieri, dice una nota distribuita in procura, hanno compiuto perquisizioni in diverse città, e in particolare presso "il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Rfi, Anas International Enterprises, le Ferrovie del Sud Est, il Consorzio dell'autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, l'autostrada regionale Cispadana e l'autorità portuale Nord Sardegna".

"L'indagine risale al 2013 e nasce dagli approfondimenti investigativi relativi alla pregressa indagine sulla gestione illecita degli appalti per la realizzazione del nodo Tav di Firenze", ha detto Creazzo.


L'ACCUSA: PILOTATI INARICHI DI PROGETTAZIONE

Il principale arrestato è Ercole Incalza, fino alla fine del 2014 a capo della struttura di missione del ministero dei Lavori pubblici che si occupava della grandi opere, "la cui direzione veniva spesso affidata all'ingegner Stefano Perotti, in virtù di un accordo secondo noi illecito", ha detto Creazzo.

"Il modus operandi criminale", secondo l'accusa, prevedeva che "le società consortili aggiudicatarie degli appalti delle cosiddette grandi opere fossero indotte da Incalza a conferire a Perotti o a professionisti a società a lui riconducibili, incarichi di progettazione e direzione dei lavori".

Secondo gli inquirenti, Perotti avrebbe anche influito illecitamente sull'aggiudicazione dei lavori di realizzazione di centri direzionali aziendali.

Incalza, secondo un portavoce del ministro dei Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi, è in pensione dalla fine dell'anno scorso e non ha più alcun rapporto di lavoro col ministero. Non è stato possibile per il momento raggiungere la famiglia o il legale dell'arrestato.

Il ministero si riserva di commentare la notizia dell'arresto di Incalza (che era stato confermato da Lupi a inizo 2014, quando il dirigente era già indagato), dopo la conferenza stampa della Procura di Firenze.

La società Ingegneria Spm, contattata telefonicamente, non è per il momento in grado di commentare la notizia.

Il capo della procura di Firenze ha confermato che oltre a Incalza e Perotti sono stati "arrestati anche due loro stretti collaboratori".

(Massimiliano Di Giorgio)

 


etichetta:

NOTIZIE CORRELATE