Processo S&P, difesa agenzia chiede assoluzione "perché fatto non sussiste"
Secondo il legale "non è stato dimostrato in alcun modo il vantaggio che avrebbe ottenuto l'ente" e il pm Michele Ruggiero non ha dimostrato nemmeno come i "controlli sarebbero stati inefficaci".
TRANI (Reuters) - L'avvocato difensore di S&P, Antonio Golino, ha chiesto l'assoluzione per l'agenzia di rating e per altri due imputati nel processo in corso a Trani con l'ipotesi di reato di manipolazione del mercato, per la diffusione intenzional ai mercati, tra il 2011 e il 2012, informazioni "distorte e tendenziose" sull'affidabilità creditizia italiana.
Nella sua arringa il legale ha sostenuto che la procura non ha dimostrato le accuse. "Non è stato spiegato che vantaggio avrebbe avuto l'agenzia da un rating manipolato".
Secondo il legale "non è stato dimostrato in alcun modo il vantaggio che avrebbe ottenuto l'ente" e il pm Michele Ruggiero non ha dimostrato nemmeno come i "controlli sarebbero stati inefficaci".
Per questi motivi, l'avvocato ha chiesto l'assoluzione dell'agenzia di rating "perché il fatto non sussiste" e anche per altri due imputati, gli analisti Eileen Zhang e Franklin Crawford Gill.
La prossima udienza si terrà il 23 febbraio.
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