Greggio, Brent scende sotto 78 dollari al barile, pesano dati Eu

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Greggio, Brent scende sotto 78 dollari al barile, pesano dati Eu

LONDRA (Reuters) - I derivati sul Brent scendono sotto quota 78 dollari al barile appesantiti dalle deboli prospettive sulla domanda per i dati economici poco incoraggianti della Cina e dell'Europa.

Il contesto macro è predominante sui mercati petroliferi anche a fronte di un potenziale sostegno offerto dalle attese di un taglio alla produzione che potrebbe essere stabilito nella riunione Opec della prossima settimana.

"Abbiamo avuto i dati deludenti provenienti dalla Cina e dall'Europa, mentre le scorte di greggio in Usa sono elevate. Pertanto c'è tanta offerta ma la domanda è debole", commenta Michael Hewson, capo analista di mercato a CMC Markets.

Dalla lettura flash degli indici Pmi sulla zona euro emerge un'inattesa frenata della crescita dell'attività del settore privato nel meso in corso, e analoga delusione è arrivata dai dati sul manifatturiero cinese, in contrazione per la prima volta in sei mesi.

Il mercato è attento alle dichiarazioni in arrivo dai membri dell'Opec da cui evincere le probabilità di un possibile taglio alla produzione nel meeting di giovedì prossimo.

Secondo Samir Kamal, rappresentante dell'Opec per la Libia e capo delle pianificazione al ministero del petrolio del paese, il cartello dei produttori del petrolio troverà un accordo per ridurre il target di produzione Opec di 30 milioni di barili al giorno nella riunione del 27 novembre.

Questo comporterebbe un taglio della produzione tra 250.000 e 600.000 barili al giorno, nell'ambito di un tentativo di sostenere le quotazioni petrolifere.

Attorno alle 12,30 italiane, il futures sulle consegne di Brent cede 15 centesimi a 77,97 dollari il barile dopo aver oscillato fra 78,37 e 77,56 dollari. Il derivato si avvicina ai minimi di quattro anno dopo avere perso un terzo dai massimi dell'anno a giugno.

Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa con consegna a dicembre (scade oggi) perde 28 centesimi a 74,30 dollari il barile, dopo aver oscillato tra 74,73 e 74,17 dollari.

 


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