Guterres: “La guerra a Gaza è una ferita aperta che può causare un'infezione in tutta la regione”

Il segretario generale delle Nazioni Unite ha reso noto che il conflitto a Gaza è stato “il più letale” per civili, operatori umanitari, giornalisti e personale delle Nazioni Unite da quando ha assunto l'incarico...

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Guterres: “La guerra a Gaza è una ferita aperta che può causare un'infezione in tutta la regione”

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres mettendo in guardia sul fatto che la guerra di Israele contro Gaza “potrebbe estendersi all'intera regione”, ha dichiarato che è inaccettabile l'attacco dell'esercito israeliano a Rafah.

Guterres ha tenuto un discorso alla sessione di apertura del 33esimo vertice della Lega Araba nella capitale del Bahrein, Manama.

“La guerra a Gaza è una ferita aperta che può causare un'infezione in tutta la regione”, ha osservato il segretario generale delle Nazioni Unite, sottolineando il rischio di un'estensione degli attacchi di Israele a Gaza nella regione.

Guterres rivolgendosi agli attacchi di terra di Israele a Rafah del 7 maggio, ha dichiarato: “Qualsiasi attacco a Rafah è inaccettabile e porterebbe a una nuova ondata di sofferenza e disastro nella regione.

A Gaza per ragioni umanitarie, dovrebbe essere stabilito un cessate il fuoco il prima possibile, tutti i prigionieri dovrebbero essere rilasciati immediatamente e senza condizioni e gli aiuti umanitari dovrebbero essere consegnati senza ostacoli in tutte le parti della Striscia di Gaza.”

Il segretario generale delle Nazioni Unite ha reso noto che il conflitto a Gaza è stato “il più letale” per civili, operatori umanitari, giornalisti e personale delle Nazioni Unite da quando ha assunto l'incarico.

Guterres affermando che non possono essere giustificati gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, ha sottolineato che anche la punizione collettiva del popolo palestinese non può essere giustificata.

Guterres ha aggiunto che le vittime civili continuano ad aumentare nella Striscia di Gaza sotto gli attacchi israeliani.



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