L'Ue userà i profitti dei beni russi per finanziare l'assistenza militare per l'Ucraina

I fondi, derivanti proprio dall'immobilizzazione e al netto della tassazione, verrano destinati al fondo per la ripresa ucraina e alla fornitura di armi.

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L'Ue userà i profitti dei beni russi per finanziare l'assistenza militare per l'Ucraina

I paesi dell’UE hanno concordato di utilizzare i proventi dei beni russi congelati per finanziare l'Ucraina.

"Gli ambasciatoti dell’UE hanno raggiunto un accordo di principio sull’utilizzo dei profitti generati dai beni russi immobilizzati nell’UE” si legge nel comunicato pubblicato sull’account ufficiale di Belgio, presidente del turno dell’UE.

I fondi, derivanti proprio dall'immobilizzazione e al netto della tassazione, verrano destinati al fondo per la ripresa ucraina e alla fornitura di armi.

"Accolgo con favore l'accordo politico di oggi sulla nostra proposta di utilizzare i proventi delle attività russe immobilizzate per l'Ucraina. Non potrebbe esserci simbolo più forte e utilizzo migliore per quei soldi che rendere l’Ucraina e tutta l’Europa un posto più sicuro in cui vivere". Lo ha scritto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su X.

La Commissione europea aveva presentato a marzo un piano volto a confiscare i proventi prodotti da questi beni, che potrebbe consentire di liberare tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro all'anno a favore di Kiev.

Il 90% delle somme verrà usato per finanziare gli aiuti militari all'Ucraina, mentre il 10% andrà a finanziare l'assistenza macrofinanziaria allo Stato ucraino, per sostenerne il funzionamento durante la guerra.

La gran parte degli asset si trova in Belgio presso il depositario titoli centrali Euroclear, circa 200 miliardi di euro in titoli (denominati in varie valute) di proprieta' della banca centrale russa bloccati dalle sanzioni.

Dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia Euroclear ha raccolto oltre 3 miliardi di profitti straordinari derivanti dagli asset russi.



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