Milano, saluti romani per commemorare Sergio Ramelli

I manifestanti hanno deposto una corona di fiori mettendo poi in scena il rito neofascista.

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Milano, saluti romani per commemorare Sergio Ramelli

Diverse centinaia di neofascisti hanno ricordato - con saluti romani e braccia tese alla chiamata del “presente” - Sergio Ramelli, lo studente e militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia operaia.

Il gruppo di circa 1500 persone ha urlato "Ciao Sergio” e  tre volte “Camerata Sergio Ramelli, presente”.

Al corteo hanno partecipato un migliaio di persone partite da piazzale Gorini in file da cinque con le fiaccole accese.  Arrivati in via Paladini, sotto casa di Ramelli, i manifestanti hanno deposto una corona di fiori mettendo poi in scena il rito neofascista.

ll partito di estrema destra Fratelli d'Italia (FdI), guidato dalla Primo Ministro Giorgia Meloni, ha condiviso un messaggio di commemorazione per Ramelli sui propri account sui social media.

Sergio Ramelli era uno studente membro del Fronte della Gioventù – gruppo di destra radicale – ucciso il 29 aprile 1975. Fu aggredito a colpi di chiavi inglesi da un commando dell’organizzazione comunista Avanguardia Operaia e morì il 13 marzo in ospedale dopo oltre un mese di agonia.

Il dittatore Benito Mussolini, che ha governato il paese durante il regime fascista dal 1922 al 1943 e che ha supportato la Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945), è stato commemorato due giorni fa, nel giorno dell'anniversario della sua morte, sia nella sua città natale di Predappio che nel paese di Dongo, dove fu catturato durante la guerra.

La  Sentenza della Cassazione ha così stabilito nelle Motivazioni della Sentenza emessa il 18 Gennaio del 2024: Il saluto romano può essere reato, anche se fatto durante una commemorazione.



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