Erdogan: “Al governo israeliano non deve essere permesso di violare e abusare del cessate il fuoco”
Erdogan ha ringraziato il presidente mongolo Khurelsukh Ukhnaa per la sua visita in Türkiye dopo un periodo di assenza di 21 anni a livello di capi di Stato...

“Al governo israeliano non deve essere permesso di violare e abusare del cessate il fuoco. La comunità internazionale deve assumersi le proprie responsabilità legali e morali nei confronti della popolazione di Gaza che ha sacrificato 50 mila dei propri figli”, ha dichiarato il presidente Recep Tayyip Erdogan, alla conferenza stampa congiunta organizzata presso il Complesso presidenziale al termine degli incontri testa a testa e tra le delegazioni con il presidente mongolo Khurelsukh Ukhnaa, che si trova in visita ufficiale nella capitale Ankara.
Erdogan ha ringraziato il presidente mongolo Khurelsukh Ukhnaa per la sua visita in Türkiye dopo un periodo di assenza di 21 anni a livello di capi di Stato.
Il leader turco, sottolineando che il suo omologo è accompagnato da una numerosa delegazione composta da membri del governo, parlamentari, burocrati di alto livello, uomini d'affari, artisti e membri della stampa, ha espresso il desiderio di recarsi in visita in Mongolia in futuro.
Il presidente Erdogan ha dichiarato di aver discusso delle relazioni bilaterali e degli sviluppi attuali, regionali e globali, come Siria, Palestina e Ucraina.
Erdogan, riferendosi all'accordo di cessate il fuoco raggiunto la sera precedente tra il movimento di resistenza palestinese Hamas e Israele, ha dichiarato:
“Mi auguro che l'accordo sia vantaggioso per tutti i nostri fratelli e sorelle palestinesi, in particolare per la popolazione di Gaza che ha pazientemente resistito all'oppressione israeliana per 467 giorni. Ringraziamo i Paesi mediatori, in particolare il Qatar e l'Egitto, che hanno contribuito all'accordo. Nonostante gli oltre 50 mila martiri, per lo più donne e bambini, Gaza non si è arresa, è stata conquistata e i cittadini di Gaza non si sono piegati all'oppressore. Ora ci aspettano compiti molto importanti, come eliminare la grande distruzione causata da Israele a Gaza e consegnare gli aiuti umanitari alla regione senza interruzioni.
I continui attacchi e massacri da parte di Israele, nonostante l'accordo, hanno giustamente sollevato preoccupazioni. Dovrebbero iniziare il prima possibile i negoziati di pace per la creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano basato sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale, con integrità geografica e con uno Stato indipendente e sovrano con integrità geografica”.