La morte del capo traditore, mostra quale sarà il destino di coloro che tradiscono la Türkiye

Il leader turco ha tenuto un discorso alla riunione allargata dei dirigenti provinciali, tenutasi nella sede centrale del suo Partito, ad Ankara...

2201676
La morte del capo traditore, mostra quale sarà il destino di coloro che tradiscono la Türkiye

Il presidente Recep Tayyip Erdogan, riferendosi alla morte di Fetullah Gulen, capo dell'Organizzazione terroristica FETO, avvenuta ieri negli Stati Uniti, dove si era rifugiato dopo essere fuggito dalla Türkiye, ha dichiarato:

“Con la morte del capo traditore, il cuore delle famiglie dei nostri martiri si è un po' placato, i nostri veterani hanno trovato un po' di sollievo, e si è visto quale sarà il destino di chi tradisce la Türkiye.”

Il leader turco, che ha tenuto un discorso alla riunione allargata dei dirigenti provinciali, tenutasi nella sede centrale del suo Partito, ad Ankara, ha dichiarato:

“Non abbiamo mai abbassato la testa di fronte alla tutela, alla mafia, alle bande criminali, alle organizzazioni terroristiche, all'ingiustizia, all'illegalità e ai punti focali antidemocratici che agiscono come guardiani dello status quo.

Il 15 luglio, insieme al nostro nobile popolo, abbiamo dato una lezione ai vili membri di FETO che sparavano alla popolazione con armi che seminavano morte, con aerei che facevano piovere bombe, in modo subdolo e disonesto. Abbiamo sconfitto tutti insieme i golpisti, i traditori e i miserabili accecati dal sangue e dall'odio. La fine di coloro che hanno plagiato i figli della nazione parlando di servizio e beneficenza è stata una morte disonorevole, come quella di altri demoni in forma umana nella storia.

Come Stato, continueremo con determinazione la lotta fino alla completa eliminazione di FETO. Tutte le istituzioni del nostro Stato staranno col fiato sul collo del branco di iene di FETO, siano in patria o nell'angolo più remoto del mondo. Sono andati via da questo mondo senza rendere conto dei crimini commessi, delle persone che hanno danneggiato, del sangue dei martiri che hanno versato, però non sfuggiranno alla giustizia divina.”

Nel suo discorso, il presidente Erdogan menzionando anche gli attacchi israeliani a Gaza e in Libano, ha aggiunto:

“Se da un lato, la nostra regione sta attraversando un periodo estremamente doloroso, mentre si cerca di ridisegnare le mappe col sangue come un secolo fa, dall’altro il fuoco acceso da Israele a Gaza, e ora esteso in Libano, si avvicina giorno dopo giorno ai nostri confini, stiamo cercando di rafforzare il nostro fronte interno."



NOTIZIE CORRELATE