Le Risposte ai vostri perchè
Ogni conflitto armato che non sia mosso dalla legittima difesa di un popolo è un omicidio.
Il pace è il più prezioso ideale a cui l’umanità possa aspirare. Prendendo spunto da una citazione di Atatürk, che ha posto il principio della pace sia in patria che nel mondo al centro della politica estera turca, iniziamo dicendo che ogni conflitto armato che non sia mosso dalla legittima difesa di un popolo è un omicidio.
Questa potente dichiarazione racchiude l’essenza del pensiero di Atatürk sulla pace nel mondo, sui diritti umani e sulla distruttività della guerra. Questa dichiarazione del grande leader non si limita a una mera condanna della guerra, ma si eleva a una profonda riflessione filosofica sostenendo che le politiche pacifiche dovrebbero essere difese nelle relazioni internazionali. Il fatto che tale dichiarazione sia stata fatta da un soldato che ha trascorso una parte significativa della sua vita in prima linea e in guerra è un aspetto che va particolarmente sottolineato.
Le grandi sofferenze e le devastazioni vissute da Atatürk, soprattutto durante la Prima Guerra Mondiale e la Guerra d'Indipendenza, hanno plasmato profondamente la sua visione della guerra e della pace. Conoscendo a fondo gli orrori del conflitto, Atatürk era consapevole che anche le nazioni vittoriose pagano un caro prezzo in termini di distruzione. La Guerra d'Indipendenza turca fu, per lui, una lotta giusta per difendere l'indipendenza e il diritto alla sopravvivenza della nazione. In questo senso, Atatürk legittima tale guerra. Tuttavia, eccetto nei casi di stretta necessità, egli condannava le guerre di aggressione, considerandole un crimine contro l'umanità.
Il messaggio centrale di questa dichiarazione è che la guerra può essere giustificata solo quando l'esistenza e l'indipendenza di una nazione sono direttamente minacciate. Al di fuori di tali circostanze, il ricorso alla guerra è inaccettabile. Atatürk sostiene che la guerra dovrebbe rappresentare l'ultima risorsa per difendere la vita, la libertà e l'indipendenza di un popolo. Tuttavia, molte guerre sono state ingiustamente avviate da Stati aggressori con l'obiettivo di ottenere profitti e potere. Queste guerre, secondo Atatürk, non sono altro che un crimine, poiché distruggono vite innocenti e compromettono la dignità umana.
La consapevolezza di Atatürk degli effetti devastanti della guerra è profondamente radicata nella sua leadership. All'inizio del XX secolo, le grandi potenze mondiali erano spesso trascinate in conflitti a causa di interessi contrastanti, che causarono la morte di milioni di persone e un regresso economico e sociale per le società coinvolte. Atatürk vide chiaramente l'inutilità di queste guerre e le tragiche perdite umane che comportavano. Grazie a questa lungimiranza, nel 1934 fu pioniere della firma del Patto balcanico, temendo che i nazisti in Germania e i fascisti in Italia avrebbero trascinato l'Europa in un nuovo conflitto. La Türkiye, che aveva costruito relazioni con la Romania e la Jugoslavia, oltre alla Grecia con cui aveva combattuto un decennio prima, dimostrò la sua ferma volontà di perseguire la pace attraverso questa unione di forze, anticipando i tumulti che sarebbero seguiti alla Seconda guerra mondiale.
NOTIZIE CORRELATE
Gli Stati Uniti e il mondo con Donald Trump
Considerazioni sull’argomento a cura di Can Acun, Ricercatore di Politica Estera presso SETA...