Direzione Türkiye
L'Università Cattolica di Milano, fiore all'occhiello delle partnership accademiche tra Italia e Türkiye.
Tra i tanti settori in cui brillano le partnerhsip tra Italia e Türkiye, istruzione e ricerca continuano a marcare la differenza in merito a numero di scambi e progetti condivisi. Da stime recenti risulta che il numero di studenti stranieri in Italia sia in costante crescita e tra questi spiccano i turchi. Sebbene il trend sia confermato da diversi atenei nostrani, ce n’è uno che più di tutti negli anni non solo ha mantenuto la tendenza, ma ha addirittura visto crescere il bacino di utenza turco. In base a quanto riferiscono gli addetti ai lavori, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Milano, nell’anno accademico che si è appena aperto è la meta prediletta degli studenti internazionali, specialmente turchi. Il legame tra la Cattolica e la Türkiye si può definire storico così come le collaborazioni che si sono venute a creare nel tempo. Se il corso in “Storia della Türkiye” è prova delle forti sinergie e dell’interesse verso il Paese della Mezzaluna, più recentemente la collaborazione accademica si è concretizzata all’interno di un programma Erasmus+ proposto dall’Università di Istanbul in partnerhsip con Università Ticaret di Istanbul, Università di Ljubljana, Università di Tartu e Università di Bucharest. Il progetto, avviato qualche anno fa, ha come oggetto di ricerca la Diplomazia Digitale e lo scorso 25 ottobre presso la prestigiosa sede di Milano è stata tenuta la conferenza “Digital Diplomacy: Building the Common Future with Technology”, organizzata dal Prof. Andrea Locatelli, capofila per l’Università Cattolica. L’intensa sessione di lavoro è stata aperta dai saluti introduttivi di Amanda Murphy, Direttore del Centro per l’Internazionalizzazione dell’Alta formazione dell’Università Cattolica e da Özgün Erler Bayir, Professore dell'Università di Istanbul e coordinatore del Progetto, che hanno reciprocamente illustrato il sistema di internazionalizzazione in atto presso l’istituto milanese e la genesi del progetto, oltre che della cooperazione italo-turca. A seguire, molti altri interventi di esperti delle istituzioni come David Ringrose, Capo della Connettività e Trasformazione Digitale del Servizio Esterno Europeo (EEAS); Diego Brasoli, Ministro plenipotenziario del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Maja Kluger Dionigi, rappresentante dell’Ufficio dell’Ambasciatore per la Tecnologia della Danimarca. Da parte turca, invece, la partecipazione del prof. Ugyur Yasin Asal, Coordinatore del Progetto per l’Università Istanbul Ticaret, e di Ayfer Genç Yilmaz ha contribuito ad aggiungere dettagli importanti sull’implementazione del progetto, oggi alle battute finali, come spiegato da Antonio Zotti e dalla Prof. Nicoletta Vittadini. Come a sigillare la rilevanza della collaborazione, che si unisce alle già numerose attività legate all’istruzione tra Italia e Türkiye, ci ha pensato Tolga Erdoğan, attualmente attaché per l'istruzione presso il Consolato della Repubblica di Türkiye a Milano. Il prof. Erdoğan ha infatti piacevolmente presenziato tra il pubblico per tutta la durata dei lavori con la solita energia positiva che ha contraddistinto il suo notevole operato sia Milano che in tutto il Nord Italia. Come è evidente, Italia e Türkiye, oltre alle strette e significative relazioni diplomatiche, sono legate anche da efficaci strumenti di promozione culturale e da accordi per l’istruzione su diversa scala. Si tratta di un tema importante, sviscerato più volte, che è stato sistematizzato nello studio Italia chiAMA Türkiye condotto nel 2021 dall’Ambasciata di Italia ad Ankara dimostrando come la mobilità in tale ambito sia in costante aumento. Questa tendenza è stata confermata anche nell'ambito Erasmus, con quasi il 50% degli studenti turchi che ha scelto l'Italia come destinazione. A questo proposito, vale la pena notare che gli accordi Erasmus sottoscritti da università turche e italiane superano i 3.000, mentre ad oggi i Memorandum of Understanding (MoU) tra atenei sono oltre venti. Dati importanti che attestano ancora una volta quanto i nostri rapporti siano radicati e quanti significativi passi si stiano compiendo nell’allargare ulteriormente le nostre reti e i nostri obiettivi.
A cura di Valeria Giannotta