Le Risposte ai vostri perchè - Repubblica di Türkiye ha 101 anni
Repubblica di Türkiye è destinata a perdurare nel tempo

Una giovane di 101 anni: la Repubblica di Türkiye. Nazione che, per quasi due secoli, ha affrontato sfide enormi, rialzandosi dopo guerre e sconfitte, prima conquistando l’indipendenza e poi la sovranità. Possiamo affermare con certezza che la Repubblica di Türkiye è destinata a perdurare nel tempo.
Durante la Prima Guerra Mondiale, l'Impero Ottomano, sebbene avesse ottenuto vittorie significative come quelle di Gallipoli e Kut contro la Gran Bretagna, uscì sconfitto e cessò praticamente di esistere. Il Trattato di Sèvres, firmato dal governo dell'epoca, rappresentava una condanna per il popolo turco, ridotto a una forma di schiavitù nella sua storica patria. Tuttavia, un gruppo di intellettuali, militari e civili ben preparati, sotto la guida di Mustafa Kemal, ribalterà questa situazione, portando le superpotenze che si credevano invincibili a perdere le loro colonie, una dopo l'altra, a seguito della guerra d'indipendenza turca (Kurtuluş Savaşı).
La guerra d'indipendenza sarà condotta sin dal primo giorno nel segno della sovranità nazionale. In questo contesto, il ruolo di Mustafa Kemal è indiscutibilmente centrale. Il principio che afferma che “l'indipendenza della nazione sarà salvata dalla determinazione e dalla volontà del popolo” non si limita a perseguire l’indipendenza, ma definisce anche chi avrà voce in capitolo nell’amministrazione futura.
Il primo passo in questa direzione è rappresentato dai Congressi di Erzurum e Sivas, che hanno avuto un'importanza fondamentale. Fin dall'inizio, Mustafa Kemal ha considerato il movimento per l'indipendenza come un patrimonio collettivo della nazione, assicurandosi che i rappresentanti del popolo fossero coinvolti in ogni decisione cruciale.
Infine, il 23 aprile 1920, si inaugurò la Grande Assemblea Nazionale, l'organo che avrebbe guidato la lotta per l'indipendenza, segnando l'inizio di una nuova era di autogoverno e partecipazione democratica per il popolo turco.
Dopo la grande vittoria del 30 agosto 1922, era finalmente giunto il momento di sancire i diritti di indipendenza e sovranità dello Stato turco su basi legittime. Gli Stati vincitori della Prima Guerra Mondiale, incapaci di conquistare l'Anatolia con la forza, cercavano ora di costringere la nazione turca—che aveva ottenuto una vittoria decisiva— a fare concessioni diplomatiche. A tal fine, invitarono sia il governo di Istanbul, ormai privo di autorità, sia il governo della Grande Assemblea Nazionale di Türkiye, artefice della guerra d'indipendenza, ai colloqui di pace che si sarebbero svolti a Losanna, in Svizzera.
In risposta a questa manovra degli Stati dell'Intesa, l'Assemblea Nazionale decise di abolire il sultanato il 1° novembre 1922, dichiarando al mondo che l'Impero Ottomano aveva ufficialmente cessato di esistere. Questo atto rappresentava non solo una svolta decisiva nel processo di creazione della nuova Repubblica, ma anche un'affermazione chiara della volontà del popolo turco di stabilire un futuro sovrano e indipendente.
La Conferenza di Losanna, guidata dalla delegazione turca capitanata da İsmet Pascià, si concluse con la firma del Trattato di pace il 24 luglio 1923. Questo successo diplomatico, seguito dalla vittoria militare, sancì la nascita di una Türkiye indipendente, finalmente rispettata sulla scena internazionale. Restava solo da dare un nome a questo nuovo regime di fatto.
La sera del 28 ottobre 1923, Gazi Mustafa Kemal pronunciò la storica frase: “Signori, domani dichiareremo la Repubblica”, durante una cena con İsmet İnönü, Ali Fuat Cebesoy e Kazım Karabekir. Il giorno seguente, il progetto di legge presentato alla Grande Assemblea Nazionale turca venne accolto con grande entusiasmo, e la Repubblica di Türkiye fu ufficialmente proclamata al mondo. Questo evento segnò non solo la fine di un'era, ma anche l'inizio di un nuovo capitolo per il popolo turco, impegnato nella costruzione di un futuro sovrano e democratico.